Piazza Affari prosegue nella strada del recupero, Fmi e Bankitalia sostengono la manovra
Piazza Affari prova a mettersi alle spalle le infuocate seduta degli ultimi giorni e oggi si erge a miglior listino del panorama continentale sospinto dal recupero del comparto bancario, tra i più penalizzati nelle sedute di venerdì e lunedì. A metà mattinata il Ftse Mib viaggia nei pressi dei massimi di giornata a quota 18.736 punti (+1,22%). In prima fila le big bancarie: +2,37% per Unicredit a 1,251 euro e +3,55% per Intesa Sanpaolo a 1,633 euro. Forti acquisti anche su Atlantia (+4,31% ) che beneficia delle indiscrezioni circa la possibilità dello stralcio della norma sulle concessioni pubbliche contenuta nella manovra che prevedeva il limite all’1% degli ammortamenti delle concessioni.
Ieri l’indice Ftse Mib si era portato nella prima parte della seduta sui minimi dall’aprile 2009 per poi recuperare totalmente le perdite e andare a chiudere in progresso dell’1,18%. L’Italia è finita nell’ultima settimana nel mirino della speculazione con l’affiorare di dubbi circa la capacità dell’Italia di tenere sotto controllo i conti pubblici. Dalla politica sono arrivati chiari segnali di un impegno bipartisan per accelerare l’iter di approvazione della manovra economica. L’approvazione del Senato dovrebbe arrivare entro domani, mentre il via libera del testo finale atteso per venerdì da parte della Camera.
Sulla necessità di un’approvazione rapida della manovra è intervenuta anche Bankitalia per bocca del suo vicedirettore generale, Ignazio Visco: “La situazione impone decisioni rapide e coraggiose – ha detto Visco oggi in audizione al Senato sulla manovra – il decreto in discussione accelera il processo si riduzione del debito e permette il sostanziale conseguimento dell’obiettivo di disavanzo fissato per il 2013. Va approvato al più presto”. Visco poi ha sottolineato la necessità di definire in tempi rapidi anche le ulteriori misure necessarie a conseguire il pareggio di bilancio nel 2014.
Il programma italiano per la riduzione del deficit al di sotto del 3% entro il 2012 ha raccolto anche il plauso del Fondo monetario internazionale. L’organismo di Washington invita l’Italia a proseguire nella politica di risanamento di bilancio al fine di ridurre il debito pubblico e a migliorare il potenziale di crescita economica attraverso le riforme.
Ieri il mercato italiano aveva ricevuto una boccata d’ossigeno dall’asta dei Bot a 12 mesi coperta interamente (bid-to-cover di 1,55) nonostante il balzo dei rendimenti. Sono stati collocati 6,75 miliardi di euro di titoli di Stato ad un anno con i rendimenti sui massimi dal settembre 2008. Il rendimento medio è risultato del 3,67%, in aumento rispetto al 2,147% precedente. Domani sarà il turno dell’asta di metà mese dei Btp. L’emissione riguarderà Btp con scadenza 2016, 2017, 2023 e 2026 per un ammontare complessivo fino a 5 miliardi di euro.
Ieri il mercato italiano aveva ricevuto una boccata d’ossigeno dall’asta dei Bot a 12 mesi coperta interamente (bid-to-cover di 1,55) nonostante il balzo dei rendimenti. Sono stati collocati 6,75 miliardi di euro di titoli di Stato ad un anno con i rendimenti sui massimi dal settembre 2008. Il rendimento medio è risultato del 3,67%, in aumento rispetto al 2,147% precedente. Domani sarà il turno dell’asta di metà mese dei Btp. L’emissione riguarderà Btp con scadenza 2016, 2017, 2023 e 2026 per un ammontare complessivo fino a 5 miliardi di euro.
Il differenziale di rendimento (spread) tra il Btp italiano a dieci anni e il suo corrispettivo tedesco ieri si era allargato fino a 347 punti base, nuovo record dall’introduzione della moneta unica europea, con il rendimento dei BTP a 10 anni ha superato per la prima volta dal 1997 la soglia del 6%. Lo spread già ieri era tornato rapidamente sotto la soglia dei 300 punti base con il rasserenarsi delle tensioni sui mercati.