Piazza Affari: prevale la cautela per seconda metà 2015, ecco alcuni titoli e settori su cui puntare
Si è aperta oggi la seconda metà dell’anno con riflettori ancora incentrati sul nodo Grecia che sta sempre più pilotando i movimenti delle Borse. Lo scrollone al ribasso di lunedì 29 giugno a seguito della rottura delle trattative tra Atene e Bruxelles ha condizionato il saldo del secondo trimestre dell’anno, chiuso con una flessione del 4% per lo Stoxx Europe 600, la peggiore dal 2012. In lieve rosso anche il saldo per Wall Street (-0,2% per lo S&P 500), al primo trimestre con segno meno da fine 2012.
Rischio Grexit fa propendere per un approccio guardingo
Il rischio di Grexit, aumentato notevolmente dopo gli ultimi sviluppi, rappresenta quindi il maggior rischio per la ripresa economica dell’Eurozona e di conseguenza per le prospettive dei mercati. Guardando alle azioni italiane, giugno si è chiuso con deboli performance del Ftse Mib (-3%) che ha visto la volatilità accentuarsi in linea con quanto evidenziato in generale sui mercati. “Nessuno ha idea su quale sarà l’evoluzione degli eventi con il progetto euro entrato in una fase cruciale nel quale le istituzioni dovranno giocare tutte le carte a loro disposizione”, sottolinea Equita nella sua Monthly Review con cui conferma un approccio più cauto sull’azionario in virtù anche della prepotente performance da inizio anno (oltre +20% il saldo del Ftse Mib rispetto al +14% del Dax).
Il rischio di Grexit, aumentato notevolmente dopo gli ultimi sviluppi, rappresenta quindi il maggior rischio per la ripresa economica dell’Eurozona e di conseguenza per le prospettive dei mercati. Guardando alle azioni italiane, giugno si è chiuso con deboli performance del Ftse Mib (-3%) che ha visto la volatilità accentuarsi in linea con quanto evidenziato in generale sui mercati. “Nessuno ha idea su quale sarà l’evoluzione degli eventi con il progetto euro entrato in una fase cruciale nel quale le istituzioni dovranno giocare tutte le carte a loro disposizione”, sottolinea Equita nella sua Monthly Review con cui conferma un approccio più cauto sull’azionario in virtù anche della prepotente performance da inizio anno (oltre +20% il saldo del Ftse Mib rispetto al +14% del Dax).
Rally di inizio anno fin troppo generoso…
Prevalenza della cautela per la seconda metà dell’anno anche da parte di Banca IMI che vede un bicchiere mezzo pieno/mezzo vuoto. Relativamente alla ripresa dell’economia italiana, IMI ritiene sia sostenibile, ma ancora modesta e soggetta a rischi. “Da un lato l’Italia nel primo semestre ha superato alcune minacce (elezione Capo dello Stato, economia ferma, rischi di deflazione), ma dall’altro a un mix di chiari driver positivi (svalutazione euro, petrolio, QE e avvio dell’EXPO) si contrappongono nuovi rischi all’orizzonte (Grexit e rinnovati tumulti politici in tutta Europa)“.
Prevalenza della cautela per la seconda metà dell’anno anche da parte di Banca IMI che vede un bicchiere mezzo pieno/mezzo vuoto. Relativamente alla ripresa dell’economia italiana, IMI ritiene sia sostenibile, ma ancora modesta e soggetta a rischi. “Da un lato l’Italia nel primo semestre ha superato alcune minacce (elezione Capo dello Stato, economia ferma, rischi di deflazione), ma dall’altro a un mix di chiari driver positivi (svalutazione euro, petrolio, QE e avvio dell’EXPO) si contrappongono nuovi rischi all’orizzonte (Grexit e rinnovati tumulti politici in tutta Europa)“.
“La cattiva notizia – puntualizza Banca IMI – è che ora crediamo che i titoli azionari italiani hanno quasi completamente prezzando il bicchiere mezzo pieno”. Pertanto, considerando i multipli a 17 volte il P/E 2015, ossia a premio rispetto alla media a 10 anni e rispetto all’EuroStoxx; e un premio al rischio del 7,1% (sceso di 160 bps rispetto a dicembre 2014), Banca IMI vede poco spazio per un ulteriore upside.
Le top pick da qui a fine anno
Cosa tenere maggiormente sott’occhio da qui a fine anno a Piazza Affari? Banca IMI snocciola una lista di 10 top pick per la seconda metà dell’anno: Autogrill, EI Towers, ERG, Fiat Chrysler Automobiles, Finmeccanica, Generali, Hera, Safilo, Salvatore Ferragamo e Unipol. A livello settoriale la view è positiva su auto, assicurazioni e utilities (rinnovabili, locali e autostrade); giudizio invece neutrale sul settore del lusso (dal precedente positive), beni di consumo, costruzioni, tlc, media e banche. Infine view negativa per l’intero settore oil.
Cosa tenere maggiormente sott’occhio da qui a fine anno a Piazza Affari? Banca IMI snocciola una lista di 10 top pick per la seconda metà dell’anno: Autogrill, EI Towers, ERG, Fiat Chrysler Automobiles, Finmeccanica, Generali, Hera, Safilo, Salvatore Ferragamo e Unipol. A livello settoriale la view è positiva su auto, assicurazioni e utilities (rinnovabili, locali e autostrade); giudizio invece neutrale sul settore del lusso (dal precedente positive), beni di consumo, costruzioni, tlc, media e banche. Infine view negativa per l’intero settore oil.