Notizie Indici e quotazioni Piazza Affari poco mossa nel giorno della Fed. Scatta Buzzi Unicem, vendite su Luxottica

Piazza Affari poco mossa nel giorno della Fed. Scatta Buzzi Unicem, vendite su Luxottica

20 Settembre 2017 10:09

 

Giornata interlocutoria per Piazza Affari che, insieme agli altri listini d’Europa, rimane cauta, limitando le prese di iniziativa nel giorno della Federal Reserve (Fed), sebbene non sia prevista alcuna sorpresa. Questa sera alle 20.00 la banca centrale americana annuncerà la sua decisione di politica monetaria unitamente alle nuove previsioni macroeconomiche su inflazione e Pil Usa, a cui seguirà la conferenza stampa del governatore Janet Yellen. In questo clima, a circa un’ora dall’avvio delle contrattazioni, l’indice Ftse Mib di Piazza Affari segna un+0,04% in area 22.434 punti. Poco mosse anche le altre piazze del Vecchio continente: da Francoforte a Parigi fino a Londra, si evidenziano movimenti minimi tra lo 0,05% e lo 0,10%. Ieri sera Wall Street ha chiuso in leggero rialzo, permettendo agli indici Dow Jones e S&P500 di mettere a segno un nuovo massimo storico. Questa mattina i listini dell’area Asia-Pacifico hanno chiuso intorno alla parità (Tokyo +0,05%).

A Piazza Affari conquistano la scena i titoli del cemento, con Buzzi Unicem in testa al paniere principale con un balzo del 5,7% dopo che Cementir ha venduto gli asset italiani a Italcementi, società interamente controllata da HeidelbergCement, per un enterprise value di 315 milioni di euro (leggi QUI). Sul listino Star, Cementir avanza di oltre 6 punti percentuali. Ne trae beneficio anche Caltagirone che segna quasi un +2%.
Sul fronte opposto Luxottica, che scivola tra i peggiori del Ftse Mib con un calo dello 0,7% dopo che in avvio ha lasciato più di 1 punto percentuale. La Commissione europea ha fatto sapere che Luxottica ed Essilor non hanno presentato alcun piano di concessione per soddisfare le richieste dell’antitrust per la loro fusione da 46 miliardi di euro. Le due società avevano tempo fino a ieri per presentare le loro proposte. Ora il deal, su cui il garante della concorrenza Ue ha espresso alcuni timori, potrebbe rischiare di rallentare o trovare alcuni ostacoli.