Piazza Affari nuovamente in rosso: brillano Mediaset e Finmeccanica, male Saipem
La Borsa di Milano, dopo un tentativo di recupero in mattinata della partenza in rosso, si riporta in territorio negativo con il Ftse Mib che cede lo 0,29% a 15.588 punti. A farla da padrona oggi sono quattro storie corporate che spingono in direzioni opposte i rispettivi titoli delle società a Milano. Se da una parte Finmeccanica e Mediaset svettano sul paniere principale, dall’altra si assiste allo scivolone di Saipem.
Finmeccanica
Finmeccanica sfrutta oggi le nuove indiscrezioni sulla partita per Ansaldo Energia. Per conquistare la società genovese, controllata al 55% dal gruppo di piazza Monte Grappa e al 45% dal fondo Usa First Reserve, è già scesa in campo Siemens con una proposta intorno agli 1,3 miliardi di euro per l’intero gruppo. A fronteggiare il colosso tedesco è scesa in campo una cordata italiana capitanata dal Fondo strategico italiano, il braccio finanziario della Cassa Depositi e Prestiti. Secondo quanto riportato oggi da Il Mondo, a fianco del fronte tricolore è spuntato il gigante coreano Doosan, una delle principali compagnie attive nel settore energetico, soprattutto in Medio Oriente. Il titolo ora avanza dell’1,96% a 4,27 euro.
Mediaset
Dopo che lo scorso 31 agosto il Consiglio di Stato aveva azzerato il regolamento che stabiliva la numerazione degli emittenti televisivi, l’Agcom ha riscritto il testo che regola la nuova numerazione del telecomando che, a detta de La Repubblica, favorisce nettamente il duopolio Rai-Mediaset a svantaggio degli editori emergenti. Il nuovo testo infatti stabilisce tra i criteri che vengano presi in considerazione i dati Auditel così come la caratteristica di palinsesto generalista. Il quotidiano romano spiega così che tre canali storici Rai e Mediaset non rischiano di perdere le prime sei posizioni del telecomando, mentre non è detto che il 7 e l’8 vengano riassegnati a La7e Mtv (attualmente oggetto di vendita da parte di Telecom Italia Media) e il 9 a Deejay Tv (di proprietà de L’Espresso). Le grandi emittenti locali dovrebbero conservare le posizioni tra 10 e 19 e il resto, inclusi i nuovi canali nazionali, tra 21 e 70. A detta di Intermonte, il rischio della perdita delle prima numerazioni è potenzialmente negativo per il processo di vendita di Ti media, per la maggiore incertezza, e per L’Espresso. L’azione segna un progresso del 3,11% a 1,491 euro.
Saipem maglia nera del paniere principale, dove lascia sul parterre il 3,89% a 35,84 euro, in scia al downgrade di Nomura. Gli analisti della casa d’affari giapponese hanno tagliato il giudizio sulla controllata di Eni a neutral dal precedente buy, abbassando il target price a 39 euro da 43 euro. I ritardi nei progetti offshore, a detta del broker, riducono le stime di eps del 2013-2014 rispettivamente del 12% e del 15%. “Consigliamo di prendere profitto su Saipem prima dei risultati del terzo trimestre che verranno pubblicati il prossimo 24 ottobre”, spiega Nomura che resta sicura che la storia strutturale di crescita della società rimane intatta.