Piazza Affari limita cali dopo capitombolo Wall Street. Focus su Banco, MPS e Intesa
Vendite a Piazza Affari sulla scia del giovedì nero di Wall Street che ha visto il Nasdaq capitolare del 5% (peggior calo da settembre 20220). A preoccupare i mercati è ancora l’inflazione perdurante che potrebbe costringere la Fed a rialzi più aggressivi. Ieri i rendimenti dei Tresuries Usa hanno superato di nuovo la soglia del 3%. “Il rimbalzo di mercoledì sui mercati statunitensi è stato selvaggiamente invertito ieri – spiegano gli esperti di IG – . La cautela di Powell sull’aumento dei tassi non è stata realmente corrisposta ai suoi piani di continuare a inasprire la politica, e con la diminuzione del bilancio della Fed che inizierà presto, è chiaro che i mercati devono fare a meno della Fed accomodante a cui sono stati abituati”.
Oggi l’attenzione sarà rivolta anche ai dati sul mercato del lavoro americano, in uscita nel primo pomeriggio italiano, che dovrebbero confermare la buona tenuta (il consenso di Bloomberg si aspetta poco meno di 400.000 nuovi occupati non agricoli e un tasso di disoccupazione stabile al 3,6%).
A Milano l’indice Ftse Mib segna -0,62% a quota 23.612 punti. Focus sulla stagione delle trimestrali. In rialzo Banco BPM (+0,48%) che ha riportato nel primo trimestre 2022 un utile netto di 178 mln, in rialzo del 76%. Acquisti anche su Leonardo (+1,7%) che invece ha chiuso i primi tre mesi del 2022 con utili a 74 mln nel I trimestre contro la perdita di 2 milioni registrata nell’analogo periodo del 2021. I ricavi si sono attestati a 3.006 milioni di euro, mostrando una crescita di circa l’8%. Confermata guidance 2022.
Riscontri trimestrali anche da Banca MPS che ha registrato un utile del primo trimestre di 9,7 milioni di euro e il nuovo amministratore delegato Luigi Lovaglio presenterà un nuovo piano per la banca senese il prossimo 23 giugno. Monte dei Paschi ha detto che la dimensione di un aumento di capitale pianificato per il momento rimane di 2,5 miliardi di euro. La banca ha accantonato 111,3 milioni di euro a fronte di perdite su crediti nel periodo, la metà del dato del trimestre precedente quando aveva inasprito i criteri per valutare alcuni crediti deteriorati.
Oggi forte attesa per i numeri trimestrali di Intesa Sanpaolo.