Notizie Notizie Italia Piazza Affari incerta nell’ultima di ottobre, spread Btp/bund sale ancora. Banco BPM deraglia a -4%

Piazza Affari incerta nell’ultima di ottobre, spread Btp/bund sale ancora. Banco BPM deraglia a -4%

29 Ottobre 2021 09:47

I deludenti risultati di Apple e Amazon pesano oggi sull’umore delle Borse. Amazon ha riportato utili e ricavi sotto le attese e anche la guidance per il trimestre in corso risulta più debole, mentre le entrate di Apple sono state inferiori alle aspettative complici i vincoli di offerta più grandi del previsto su iPhone, iPad e Mac. Entrambi i titoli hanno segnato pesanti cali nell’after hours.

In Europa a dare i numeri trimestrali sono state, tra gli altri BNP Paribas (utile del terzo trimestre migliore del previsto) e Daimler. Anche il fronte macro è carico di importanti indicazioni, tra cui si segnalano le prime stime del Pil di Germania, Spagna, Italia ed intera Eurozona, relativa al terzo trimestre. Intanto è stato diffuso il Pil della Francia che nel terzo trimestre ha mostrato una espansione del 3% rispetto al periodo precedente, accelerando e facendo meglio delle attese ferme a un +2,1%.

La giornata di oggi vede in Europa anche il dato preliminare l’inflazione dell’eurozona e l’intervento del presidente della BCE, Christine Lagarde all’indomani della riunione della banca centrale di ieri. Cresce intanto l’attesa per settimana prossima con le importanti riunioni di RBA, BoE e Fed.

Spread continua a salire all’indomani della Bce

Ieri la Banca centrale europea (BCE) ha lasciato invariati i tassi di interesse e la sua posizione di politica monetaria, nonostante le continue pressioni inflazionistiche. Ogni decisione sulla riduzione/fine del QE pandemico è stata così rimandata a dicembre con gli analisti che si attendono che il PEPP sarà gradualmente ridotto a partire da gennaio 2022 e portato a termine a marzo.

Le parole della Lagarde volte a scacciare le attese di mercato di un rialzo dei tassi già nel 2022 non hanno convinto appieno gli investitori con la conseguenza di innescare un rialzo dei rendimenti dei BTP che si sono spinti oltre l’1% sui massimi da maggio con spread Btp/Bund in area 122 pb stamattina dopo il corposo allargamento post-Bce.

“Stando alla reazione del mercato con strappo al rialzo dei tassi, l’impressione è che la Lagarde non sia stata abbastanza convincente nel messaggio che l’inflazione sia transitoria e che quanto prezzato dal mercato in termini di rialzo tassi 2022 non sia in linea con le stime BCE”, rimarcano oggi gli esperti di MPS Capital Services. “Non è forse un caso che, successivamente, siano state fatte filtrare le classiche indiscrezioni post-meeting per aggiustare il tiro, tra le quali quella secondo la quale nessun membro BCE supporta l’attesa del mercato per un rialzo dei tassi nel 2022”, aggiungono gli esperti.

STM paga la delusione Apple, bene ENI ed Exor

In questo scenario Piazza Affari arretra dello 0,45% a 26.770 punti dopo il moderato rialzo della vigilia. Tra le big di Piazza Affari si segnala il -1,63% di STM (reduce dai massimi a oltre 20 anni toccati ieri dopo i conti) che paga i deboli riscontri arrivati da Apple. STM paga anche il taglio di raccomandazione a neutral deciso oggi da Citigroup.

I peggiori sul Ftse Mib stamattina sono però Banco BPM (-3,93%) e Bper (-2,22%). Dopo i numeri oltre le attese diffusi ieri da Unicredit, settimana prossima sarà il turno delle altre big bancarie. Tra queste Banco BPM presenterà anche il nuovo business plan.

In rialzo invece ENI (+1,12% a 12,3 euro) dopo i conti oltre le attese. Eni ha riportato un utile netto di 1,2 miliardi di euro nel 3° trimestre contro la perdita di 503 milioni nell’analogo trimestre 2020. In versione adjusted, ossia al netto delle poste non ricorrenti, l’utile è salito a 1,43 miliardi (+54% t/t). L’utile netto rettificato è stato migliore delle attese, con il consensus Bloomberg che pronosticava un risultato pari a 1,08 miliardi.

Molto bene anche Exor (+2,8%) che ha stretto un nuovo accordo con Covea per la cessione di PartnerRe (compagnia di riassicurazione con sede alle Bermuda interamente di proprietà di Exor) per 9 miliardi di dollari (circa €7,7 miliardi di euro).