Piazza Affari in calo, giù Leonardo e Stm. Ferrari debole dopo uscita a sorpresa di Camilleri
Piazza Affari apre l'ultima seduta della settimana all'insegna della cautela, in scia alla chiusura mista di Wall Street e quella in calo di Tokyo. Nei primi minuti di contrattazione l'indice Ftse Mib segna un -0,3% in area 21.830punti.
L'approvazione del vaccino anti-Covid 19 prodotto da Pfizer e BioNTech da parte di una commissione della Food and Drug Administration (Fda) non scalda i mercati. Si guarda ancora alle indicazioni che sono arrivate dall'ultima riunione del 2020 della Banca centrale europea (Bce), durante la quale è stato potenziato il PEPP, QE pandemico, per un valore di 500 miliardi fino a 1.850 miliardi, e allungato almeno fino alla fine di marzo 2022.
Tra i titoli del paniere principale di Piazza Affari, male soprattutto Leonardo e Stmicroelectronics che scivolano sul fondo del Ftse Mib rispettivamente con un ribasso del 2,5% e dell'1,5%. Debole anche Ferrari (-0,9%) dopo l'annuncio a sorpresa dell'amministratore delegato Louis Camilleri che ha deciso per motivi personali di rassegnare le dimissioni e lasciare la guida della casa di Maranello con effetto immediato. Sul fronte opposto invece si distingue Amplifon con un +1%, seguita da Inwit con un +0,8%.
A livello macro, in mattinata in primo piano la produzione industriale e il tasso di disoccupazione trimestrale per l'Italia.
L'approvazione del vaccino anti-Covid 19 prodotto da Pfizer e BioNTech da parte di una commissione della Food and Drug Administration (Fda) non scalda i mercati. Si guarda ancora alle indicazioni che sono arrivate dall'ultima riunione del 2020 della Banca centrale europea (Bce), durante la quale è stato potenziato il PEPP, QE pandemico, per un valore di 500 miliardi fino a 1.850 miliardi, e allungato almeno fino alla fine di marzo 2022.
Tra i titoli del paniere principale di Piazza Affari, male soprattutto Leonardo e Stmicroelectronics che scivolano sul fondo del Ftse Mib rispettivamente con un ribasso del 2,5% e dell'1,5%. Debole anche Ferrari (-0,9%) dopo l'annuncio a sorpresa dell'amministratore delegato Louis Camilleri che ha deciso per motivi personali di rassegnare le dimissioni e lasciare la guida della casa di Maranello con effetto immediato. Sul fronte opposto invece si distingue Amplifon con un +1%, seguita da Inwit con un +0,8%.
A livello macro, in mattinata in primo piano la produzione industriale e il tasso di disoccupazione trimestrale per l'Italia.