Piazza Affari: euforia su Banco Popolare in vista fusione, crollano Mediaset e Telecom

L'indice FTSE Mib chiude prossimo alla parità a 16.470,28 punti. Il principale basket italiano ha guidato i movimenti dei mercati europei, piuttosto sottotono nonostante il dato sulla produzione industriale che ha messo in luce un balzo dell'1,6% rispetto al mese precedente.
A Piazza Affari la scena è stata dominata dai titoli bancari. Particolarmente brillante Banco Popolare, spinto dalle aspettative sull'assemblea di sabato. Il titolo ha chiuso con un guadagno del 6,06% a 2,51 euro.
Acquisti anche su UniCredit, +2,38% a 2,14 euro, e Intesa Sanpaolo, +0,25% a 1,97 euro, dopo la promozione arrivata da Citigroup che ha reiterato il consiglio di acquisto per entrambi i titoli. In particolare, la casa d'affari statunitense apprezza il programma di dismissioni di asset messo in atto dal nuovo management di UniCredit e gradisce la solidità patrimoniale e il dividendo di Intesa, ritenuto ben al di sopra della media europea.
Dal lato dei ribassi maglia nera a Mediaset che lascia sul parterre il -3,98% a 2,60 euro. Il titolo del biscione è stato messo sotto pressione dalle indiscrezioni che vedono sempre più lontano l'accordo con la francese Vivendi. Al tappeto Telecom Italia che nel corso delle negoziazioni è scivolato sui minimi da oltre due mesi e mezzo, più precisamente dalla seduta del 26 luglio scorso. Il titolo chiude con un ribasso del -2,9% a 0,70 euro.
Il caso Samsung, che ha confermato lo stop alla produzione del Galaxy Note 7, ha prodotto un duplice effetto negativo anche a Piazza Affari. Fca ha chiuso a 5,80 euro in ribasso dell'1,44% dopo le indiscrezioni che vorrebbero Samsung posticipare le trattative per l'acquisto di Magneti Marelli. La pressione sul comparto tech, in aumento dopo il profit warning di Ericsson, ha aggravato il ribasso su Stm, -2,67% a 7,09 euro.
A Piazza Affari la scena è stata dominata dai titoli bancari. Particolarmente brillante Banco Popolare, spinto dalle aspettative sull'assemblea di sabato. Il titolo ha chiuso con un guadagno del 6,06% a 2,51 euro.
Acquisti anche su UniCredit, +2,38% a 2,14 euro, e Intesa Sanpaolo, +0,25% a 1,97 euro, dopo la promozione arrivata da Citigroup che ha reiterato il consiglio di acquisto per entrambi i titoli. In particolare, la casa d'affari statunitense apprezza il programma di dismissioni di asset messo in atto dal nuovo management di UniCredit e gradisce la solidità patrimoniale e il dividendo di Intesa, ritenuto ben al di sopra della media europea.
Dal lato dei ribassi maglia nera a Mediaset che lascia sul parterre il -3,98% a 2,60 euro. Il titolo del biscione è stato messo sotto pressione dalle indiscrezioni che vedono sempre più lontano l'accordo con la francese Vivendi. Al tappeto Telecom Italia che nel corso delle negoziazioni è scivolato sui minimi da oltre due mesi e mezzo, più precisamente dalla seduta del 26 luglio scorso. Il titolo chiude con un ribasso del -2,9% a 0,70 euro.
Il caso Samsung, che ha confermato lo stop alla produzione del Galaxy Note 7, ha prodotto un duplice effetto negativo anche a Piazza Affari. Fca ha chiuso a 5,80 euro in ribasso dell'1,44% dopo le indiscrezioni che vorrebbero Samsung posticipare le trattative per l'acquisto di Magneti Marelli. La pressione sul comparto tech, in aumento dopo il profit warning di Ericsson, ha aggravato il ribasso su Stm, -2,67% a 7,09 euro.