Piazza Affari: dopo il rimbalzo gli analisti mantengono view rialzista e credono in Monti
I primi due mesi dell’anno hanno sancito il ritorno degli acquisti a Piazza Affari dopo un 2011 deprimente con il Ftse Mib che aveva perso circa il 25% del suo valore. I motivi di questo cambio di rotta sono da ricercare su più fronti: la maxi iniezione di liquidità della Bce al sistema bancario, l’accordo sul via libera al secondo pacchetto di aiuti alla Grecia e un quadro macro più stabile. Ma dopo il vigoroso rimbalzo delle ultime settimane, la Borsa di Milano proseguirà il trend rialzista? Finanza.com ha raccolto i report mensili di due delle più importanti sim italiane, Equita e Intermonte, che spiegano quali sono i loro titoli preferiti per i prossimi mesi e quelli invece da sottopesare.
L’indice Ftse Mib ha guadagnato da inizio anno circa il 9%, un performance inferiore rispetto all’EuroStoxx 50 “che è stato guidato dai tecnologici e dal comparto auto, due settori che non hanno un peso rilevante sul listino milanese”, fa notare Intermonte aggiungendo come a Piazza Affari siano state favorite le storie altamente speculative come Unipol/Fonsai, Mps, Bpm, Banco Popolare e Telecom Italia. I peggiori delle ultime settimane sono invece stati i difensivi (Autogrill, Lottomatica e Diasorin) e le compagnie, come Enel, che hanno pagato una revisione al ribasso delle stime.
Dopo il rimbalzo gli analisti di Equita continuano però a mantenere un’impostazione rialzista perché “l’azione della Bce ha spezzato la spirale della fiducia e ha dato tempo al governo Monti di impostare la propria strategia. La credibilità che il premier si è guadagnato con l’opinione pubblica gli consentirà di proseguire con le riforme trasformando il circolo vizioso del 2011 in un circolo virtuoso”. Anche Intermonte si sofferma sull’operato del governo Monti ricordando come “abbia giocato un ruolo cruciale ed ha aiutato l’Italia a recuperare credibilità. Siamo abbastanza ottimisti che il lavoro del professore e delle prossime riforme potrebbero favorire la riduzione del debito pubblico”.
Non bisogna poi dimenticare la repentina discesa dello spread Btp-Bund con il conseguente apprezzamento dei titoli di Stato italiani che ha favorito il rimbalzo del comparto bancario, che vanta un peso preponderante all’interno del listino milanese. Inoltre, secondo Equita, gli investitori hanno già scontato che le aspettative sugli utili sono già state pesantemente riviste al ribasso. “La contrazione del premio per il rischio rende i titoli ciclici (Fiat Industrial, Pirelli, Prysmian e comparto bancario) attraenti in termini di valutazione”, scommette la sim milanese.
Intermonte, dopo il poderoso rally delle banche, suggerisce di spostarsi all’interno del comparto oil (Eni e Saipem più di Tenaris), confermando inoltre una view positiva su alcune società che vantano un’esposizione verso il dollaro come Prysmian, STM, Pirelli, Luxottica e Diasorin. Tra le banche le preferite di Intermonte sono Unicredit e Banco Popolare, mentre restano best pick anche Finmeccanica e Ansaldo STS.