Notizie Indici e quotazioni Piazza Affari debole dopo l’exploit di venerdì, in rosso il comparto energetico. Spread stabile

Piazza Affari debole dopo l’exploit di venerdì, in rosso il comparto energetico. Spread stabile

6 Agosto 2012 07:40

Dopo la batosta di giovedì e il maxi rimbalzo di venerdì, questa mattina la Borsa di Milano viaggia in territorio negativo con le vendite che si concentrano soprattutto sui colossi pubblici dell’energia. Una conseguenza del giudizio di Standard & Poor’s di venerdì sera. Secondo l’agenzia statunitense, l’Italia si trova ad affrontare una recessione più profonda di quanto stimato in precedenza. Per il 2012 il Pil italiano dovrebbe mostrare una flessione del 2,1%, mentre per il 2013 il calo è previsto in area 0,4%.
 
La Grecia resta ancora sotto i riflettori. Nel fine settimana la Troika ha dichiarato che il governo di Atene è sulla buona strada anche se sono necessari altri sforzi. Sforzi che dovrebbero tradursi con un pacchetto di tagli da 11,5 miliardi nel biennio 2013-2014 che prevede ulteriori riduzioni negli stipendi dei dipendenti pubblici e nelle pensioni, e che è determinante per l’arrivo delle prossime tranche di aiuti.

Venerdì scorso gli acquisti erano piovuti copiosi dopo il dato Usa sui nuovi occupati non agricoli di luglio, cresciuti di 163 mila unità e quindi ben oltre le attese degli analisti che erano ferme a 100 mila unità. Oltre agli acquisti sull’azionario, venerdì si è assistito ad una repentina discesa dello spread, passato da oltre 500 punti base a 465 punti base. Questa mattina il differenziale si attesta di poco sopra 460 punti base, con il rendimento del bond decennale italiano pari al 6%.

Tornando a Piazza Affari l’indice Ftse Mib cede circa l’1% in area 14.000 punti con le banche da tenere sotto controllo dopo il downgrade di S&P su 15 istituzioni finanziarie tricolori. Tra i bancari Intesa SanPaolo guadagna oltre l’1%, Mps lo 0,8%, Ubi lo 0,4%, mentre perdono terreno Bper e Banco Popolare. Vendite invece sui colossi pubblici dell’energia: Eni mostra un ribasso dell’1,25% a 17,42 euro, mentre Enel lascia sul parterre l’1% a 2,296 euro.