Piazza Affari: cinque motivi per puntare sul Ftse Mib nel 2014
L’Italia si affaccia all’ultimo mese dell’anno e in prospettiva al 2014 con uno scenario politico mutato a seguito dell’uscita dalla maggioranza di Forza Italia coincisa con il voto al Senato favorevole alla decadenza di Silvio Berlusconi. Nuovo scenario politico che nel breve-medio termine dovrebbe allontanare la possibilità di elezioni il prossimo anno. “Ci attendiamo che l’attuale Governo rimanga in carica fino a metà 2015”, hanno affermato ieri gli esperti di Barclays.
Nel consueto report mensile sui mercati gli analisti di Equita sim hanno reiterato la loro view positiva sul mercato azionario aumentando di 100 punti base il posizionamento sull’azionario. Guardando ai singoli titoli Equita ha aumentato il peso di Eni nel suo portafoglio principale di 50 punti base dopo la recente sottoperformance. Stesso aumento anche su Campari, CNH Industrial e Intesa sanpaolo risparmio.
Di seguito i 5 potenziali fattori trainanti per Piazza Affari secondo Equita:
1) Nel 2014 ci aspettiamo per l’economia europea e quella italiana in particolare un contributo superiore alle previsioni dalla discesa del prezzo del petrolio (l`Italia è il paese con la maggiore incidenza delle importazioni nette di commodities sul PIL, pari al 4%), dalla lenta normalizzazione degli investimenti (capex/PIL ai minimi degli ultimi 25 anni), dal ritorno in attivo delle partite correnti. Gli ultimi dati segnalano uno stallo della ripresa (PMI composite), ma riteniamo che si tratti solo di una fase temporanea.
2) Il Ftse Mib ha sottoperformato il BTP e pensiamo possa recuperare terreno in presenza dell`attesa accelerazione degli utili e di un cambiamento dell’offerta politica già avvenuto (PDL) o probabile (PD).
3) Il riposizionamento sull’equity è appena iniziato e ciò vale in particolare per l`equity europeo. Tra l`altro l’elevato interesse per asset distressed come i NPLs è un leading indicator decisamente positivo per il mercato azionario.
4) Riteniamo che la Bce sia pronta ad un nuovo LTRO visto che il gap tra i tassi bancari nell`Eurozona rimane elevato e che il proprio bilancio, a differenza che per la FED, si sta rapidamente contraendo.
5) L’Italia è ancora decisamente a sconto rispetto all’Europa in termini di price to book value (relative l`Italia è sui minimi degli ultimi 10 anni).