Piazza Affari chiude la settimana in rialzo, tonfo di Mediaset dopo la vendita di Fininvest -1
Piazza Affari ha chiuso in rialzo in una giornata ricca di spunti macroeconomici, in primis la prima lettura del Pil tedesco del quarto trimestre che ha sorpreso il mercato con un progresso dello 0,7%.
Sull'onda di questo risultato alla Borsa di Francoforte l'indice Dax ha superato per la prima volta nella storia la soglia degli 11.000 punti.
In Italia nel quarto trimestre il Pil è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente, mentre ha segnato una contrazione dello 0,3% su base annua. Sullo sfondo restano le trattative per trovare un accordo sulla Grecia in vista dell'Eurogruppo straordinario in programma lunedì.
I mercati scommettono sull'accordo con la Borsa di Atene che è volata, mentre a New York l'indice S&P 500 ha toccato i nuovi massimi storici. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dello 0,96% a 21.204,07punti.
Positivi alcuni titoli del comparto bancario: Intesa SanPaolo il 3,15% a 2,818 euro, Ubi Banca l'1,38% a 6,62 euro, Unicredit il 3,75% a 5,53 euro. Segno meno per il Banco Popolare (-0,86% a 12,75 euro), Popolare di Milano -1,38% a 0,785 euro e Mps (-0,78% a 0,4812 a euro). Dopo l'exploit di ieri in scia alla notizia che dal primo luglio il Tesoro diventerà azionista della banca senese per effetto del contratto sui Monti Bond, il mercato oggi ha preso beneficio.
Il contratto dei Monti Bond prevede il pagamento degli interessi sul 2014, pari a 243 milioni di euro, in azioni da luglio in caso di perdita della banca. Il Monte ha infatti chiuso il 2014 con una perdita monstre di 5,3 miliardi di euro. La quota del Tesoro, considerata l'attuale capitalizzazione di Mps, sarebbe pari a circa il 10% dell'istituto e quindi lo Stato diventerebbe maggiore azionista.
Sull'onda di questo risultato alla Borsa di Francoforte l'indice Dax ha superato per la prima volta nella storia la soglia degli 11.000 punti.
In Italia nel quarto trimestre il Pil è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente, mentre ha segnato una contrazione dello 0,3% su base annua. Sullo sfondo restano le trattative per trovare un accordo sulla Grecia in vista dell'Eurogruppo straordinario in programma lunedì.
I mercati scommettono sull'accordo con la Borsa di Atene che è volata, mentre a New York l'indice S&P 500 ha toccato i nuovi massimi storici. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dello 0,96% a 21.204,07punti.
Positivi alcuni titoli del comparto bancario: Intesa SanPaolo il 3,15% a 2,818 euro, Ubi Banca l'1,38% a 6,62 euro, Unicredit il 3,75% a 5,53 euro. Segno meno per il Banco Popolare (-0,86% a 12,75 euro), Popolare di Milano -1,38% a 0,785 euro e Mps (-0,78% a 0,4812 a euro). Dopo l'exploit di ieri in scia alla notizia che dal primo luglio il Tesoro diventerà azionista della banca senese per effetto del contratto sui Monti Bond, il mercato oggi ha preso beneficio.
Il contratto dei Monti Bond prevede il pagamento degli interessi sul 2014, pari a 243 milioni di euro, in azioni da luglio in caso di perdita della banca. Il Monte ha infatti chiuso il 2014 con una perdita monstre di 5,3 miliardi di euro. La quota del Tesoro, considerata l'attuale capitalizzazione di Mps, sarebbe pari a circa il 10% dell'istituto e quindi lo Stato diventerebbe maggiore azionista.