News Asset Class Indici e quotazioni Piazza Affari chiude l’ottava in rosso, Saipem e Tenaris pagano pegno al tonfo del greggio

Piazza Affari chiude l’ottava in rosso, Saipem e Tenaris pagano pegno al tonfo del greggio

Pubblicato 19 Febbraio 2016 Aggiornato 19 Luglio 2022 14:40
Piazza Affari ha chiuso in ribasso per la seconda seduta consecutiva nonostante il dato oltre le attese dell'inflazione statunitense, che in gennaio è salita del 2% (2,1% l'inflazione core). A prevalere è stata ancora la correlazione con il petrolio, che a New York sta perdendo circa 5,5 punti percentuali poco sopra 29 dollari al barile. Questa mattina a Tokyo l'indice Nikkei ha perso l'1,42% ritornando sotto la soglia di 16.000 punti. A pesare sugli scambi il rafforzamento dello yen, che si è portato ai massimi da 32 mesi contro l'euro. I riflettori sono sempre puntati su Bruxelles dove è in corso la due giorni di Consiglio europeo con al centro il delicatissimo tema della Brexit. Sul mercato secondario è stata un'altra seduta relativamente tranquilla con il rendimento del Bund decennale tornato sotto 0,2%. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha ceduto l'1,19% a 16.909,56 punti.

Negativi i titoli del comparto bancario con il tema della fusione tra Banco Popolare (-3,5% a 7,45 euro) e Bpm (-2,5% a 0,6435 euro) che ha continuato ad occupare le cronache finanziarie. Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera i vertici delle due banche starebbero discutendo con la Bce il tema dei crediti problematici, con particolare riguardo ad un aumento significativo delle coperture dei crediti dubbi nell'arco del piano industriale. Vendite anche su Popolare dell'Emilia Romagna (-5,98% a 4,626 euro), Intesa SanPaolo (-2,02% a 2,328 euro) e Unicredit (-3,44% a 3,196 euro). Male CNH Industrial (-2,15% a 5,69 euro) in scia ai deludenti conti della rivale americana Deere che ha chiuso l'ultimo trimestre con vendite in flessione del 13%. Seduta negativa anche per FCA che ha lasciato sul parterre il 2,4% a 5,69 euro.

Mediaset (+3,39% a 3,234 euro) ha svettato sull'indice Ftse Mib di Piazza Affari in scia alle indiscrezioni del rinnovato interesse da parte di Vivendi per Mediaset Premium. Secondo Il Sole 24 Ore, il colosso francese potrebbe prendere il controllo della pay-tv attraverso un'offerta azioni-cash ribadendo una valutazione intorno a 1,1 miliardi di euro. Dal canto suo, il gruppo della famiglia Berlusconi avrebbe l'opportunità di diventare azionista di Vivendi. Il Corriere della Sera ha scritto che negli ultimi giorni si sono avviati colloqui informali tra i due gruppi e Vivendi potrebbe valutare Premium circa 900 milioni di euro. Il tonfo del petrolio si è fatto sentire soprattutto su Saipem (-4,45% a 0,3307 a euro) e Tenaris (-3,25% a 9,37 euro).