News Indici e quotazioni Piazza Affari chiude in ribasso, tonfo di Mediaset. Male banche e Telecom Italia

Piazza Affari chiude in ribasso, tonfo di Mediaset. Male banche e Telecom Italia

Pubblicato 9 Ottobre 2014 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:04
Piazza Affari ha chiuso ancora in ribasso nonostante un buon avvio di seduta alimentato dai verbali della Federal Reserve che ieri sera avevano trascinato gli indici a Wall Street. Le minute hanno evidenziato i timori della Fed sui possibili contraccolpi dovuti alla debolezza dell'economia globale e alla forza del dollaro. Il mercato aveva accolto positivamente l'allontanarsi della prospettiva di un rialzo dei tassi d'interesse nel breve termine, che si era fatta concreta dopo la discesa della disoccupazione Usa sotto il 6%. Ad aumentare ci ha pensato un altro dato arrivato dalla Germania: le esportazioni tedesche ad agosto sono crollate del 5,8% rispetto al mese precedente, il calo maggiore dal gennaio del 2009. Da Washington Mario Draghi ha ribadito la necessità per i governi dell'Eurozona di implementare le riforme strutturali. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha chiuso con un ribasso dell'1,33% a 19.382 punti.

Mediaset (-5,26% a 2,662 euro) in deciso ribasso dopo i dati Nielsen che hanno evidenziato ad agosto un tonfo del mercato degli investimenti pubblicitari dell'11,3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Ancora debole Telecom Italia (-2,29% a 0,832 euro) nonostante la smentita di ieri su un'eventuale fusione tra Tim Brasil e Oi. Fiat (-2,13% a 7,09 euro) negativa alla vigilia dell'ultima seduta a Piazza Affari. Da lunedì l'azione verrà sostituita dal nuovo titolo FCA, che nel pomeriggio sbarcherà anche a Wall Street. Finmeccanica ha ceduto il 3,61% a 6,80 euro ma l'Ad Moretti ha confermato le tempistiche per la dismissione del settore veicoli ferroviari. Le vendite hanno colpito i titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha ceduto lo 0,62% a 11,19 euro, Popolare di Milano il 3,40% a 0,624 euro, Intesa SanPaolo il 2,89% a 2,21 euro, Mediobanca il 2,33% a 6,49 euro, Ubi Banca il 4,36% a 6,03 euro, Unicredit il 2,09% a 5,835 euro.