News Indici e quotazioni Piazza Affari chiude in ribasso, scivolano Saipem e CNH. Balzo di Buzzi Unicem

Piazza Affari chiude in ribasso, scivolano Saipem e CNH. Balzo di Buzzi Unicem

Pubblicato 29 Luglio 2015 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:59
Piazza Affari chiude in moderato ribasso lontano dai minimi intraday toccati a 23.035 punti. Gli investitori attendono l'esito della riunione della Fed, in particolare i riflettori sono puntati sulle possibili indicazioni sull'eventualità di un rialzo dei tassi già a settembre. In Grecia proseguono i negoziati per il terzo piano di salvataggio del Paese, mentre la Borsa di Atene potrebbe riaprire domani dopo la lunga chiusura iniziata lo scorso 29 giugno. L'attenzione degli operatori non si distoglie nemmeno dalla Cina, in particolar modo dall'andamento della Borsa di Shanghai, nonostante oggi sia stato messo a segno un rimbalzo. Il listino ha inaugurato la prima seduta della settimana con un tonfo di oltre l'8%, peggiore calo dal febbraio del 2007. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha chiuso con un ribasso dello 0,33% a 23.248 punti.

Male Saipem (-3,43% a 7,865 euro) all'indomani dei conti che nel secondo trimestre hanno evidenziato una perdita di 920 milioni di euro in scia a forti svalutazioni. Riviste drasticamente al ribasso le stime per l'intero 2015: l'esercizio dovrebbe chiudersi con una perdita di 800 milioni di euro (200-300 milioni di utile la precedente previsione), mentre il risultato operativo sarà negativo per 250 milioni. Questa mattina sono arrivate puntuali le bocciature da parte degli analisti. Tonfo di CNH Industrial (-4,12% a 7,90 euro) dopo i conti del secondo trimestre che hanno risentito della debolezza in Nord America e America Latina. L'utile operativo delle attività industriali è sceso a 401 milioni di dollari dai 678 milioni di un anno fa. Balzo di Buzzi Unicem (+6,17% a 15,48 euro) che ha sfruttato il fermento del comparto dopo la conquista di Italcementi da parte della tedesca Heidelberg. Brillante EGP (+2,54% a 1,934 euro) che nel primo trimestre ha registrato ricavi in crescita del 13% a 1,59 miliardi di euro e utili in aumento del 16,7% a 293 milioni. Positiva Telecom Italia (+0,41% a 1,201 euro) che ha siglato un accordo con Netflix. Contrastato il comparto bancario.