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Piazza Affari chiude in ribasso, nuovo tonfo di Saipem

Pubblicato 9 Giugno 2015 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:59
Piazza Affari ha chiuso in ribasso, ma lontano dai minimi intraday, con gli investitori che seguono minuto per minuto le trattative tra Atene e i creditori internazionali. Trattative ancora avvolte dall'incertezza a poche settimane da fine giugno, il termine ultimo per trovare un accordo e sbloccare così gli aiuti alla Grecia per 7,2 miliardi di euro. Il governo ellenico ha presentato una nuova proposta sugli obiettivi di bilancio e un secondo documento per ricevere circa 6,7 miliardi dal Fondo salva-Stati per ripagare i titoli detenuti dalla Bce in scadenza tra giugno e luglio. Sul tavolo anche l'ipotesi di estendere l'attuale programma in scadenza fino a marzo 2016. Il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha dichiarato che un accordo non è ancora a portata di mano. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,47% a 22.536 punti.

È stata un'altra seduta da dimenticare per Saipem che è crollata con un tonfo del 7,07% a 9,785 euro. Nelle ultime sedute il titolo del gruppo attivo nei servizi petroliferi aveva tentato il recupero dopo gli strappi al ribasso di settimana scorsa sui timori legati alla possibilità di un corposo aumento di capitale volto a ridurre il debito. In controtendenza Eni che ha mostrato un progresso dello 0,38% a 15,78 euro. Negativa FCA (-1,73% a 13,62 euro) dopo le voci su un nuovo tentativo di avvicinamento del gruppo a General Motors. Tra i peggiori di seduta sul Ftse Mib da segnalare STM, che ha perso l'1,31% a 7,505 euro, e Telecom Italia, che ha lasciato sul parterre il 2,20% a 1,111 euro. Sotto i riflettori Mediaset (+0,14% a 4,196 euro) in scia alle indiscrezioni di stampa odierne su un possibile accordo con Eutelsat per lanciare la sua offerta pay tv (alcuni canali tematici) sulla piattaforma satellitare.

Nel comparto bancario gli acquisti hanno premiato Banco Popolare (+0,33% a 14,89 euro), Montepaschi (+3,46% a 1,82 euro), Popolare dell'Emilia Romagna (+0,26% a 7,57 euro) e Popolare di Milano (+1,04% a 0,915 euro). Sono invece finite in territorio negativo Mediobanca (-0,56% a 8,825 euro) e Intesa SanPaolo (-0,62% a 3,156 euro).