News Indici e quotazioni Piazza Affari chiude in ribasso ma sopra i minimi, vendite sulle banche. Brilla Saipem

Piazza Affari chiude in ribasso ma sopra i minimi, vendite sulle banche. Brilla Saipem

Pubblicato 7 Marzo 2016 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:53
Piazza Affari ha chiuso in ribasso la prima seduta di una settimana dove il focus degli investitori è tutto rivolto alla riunione della Bce, in programma giovedì. Le attese del mercato sono molto elevate: ulteriore taglio del tasso dei depositi, prolungamento temporale e aumento della size del quantitative easing, allargamento degli acquisti anche ad altre tipologie di bond. Dopo la Bce, la prossima settimana sarà la volta della Federal Reserve e della Bank of Japan. Nel fine settimana è inoltre arrivato l'allarme dalla Bri che ha evidenziato tre mine vaganti che potrebbero portare ad una tempesta sui mercati: il calo prolungato della crescita della produttività, i livelli globali di indebitamento in continuo aumento e i margini di intervento sempre più stretti delle politiche monetarie. Il listino milanese ha pagato la debolezza del comparto bancario anche se il Ftse Mib, dopo aver toccato un minimo intraday a 17.847 punti, ha chiuso sopra i minimi con un ribasso dell'1,20% a 18.059 punti.

Sotto pressione il comparto bancario. Secondo gli analisti, un nuovo taglio sul tasso dei depositi (attualmente negativo dello 0,3%) da parte della Bce potrebbe avere un impatto negativo sul Net Interest Income dei gruppi bancari: Banco Popolare ha ceduto il 4,07% a 7,66 euro, Montepaschi il 4,72% a 0,534 euro, Popolare dell'Emilia Romagna il 5,17% a 4,692 euro, Intesa SanPaolo il 2,37% a 2,464 euro, Ubi Banca il 3,71% a 3,682 euro. Le vendite sono scattate anche su Telecom Italia (-3,67% a 0,982 euro) dopo la smentita sull'uscita dell'Ad Marco Patuano, ventilata nei giorni scorsi da numerosi organi di stampa. Nel settore del lusso brillanti Salvatore Ferragamo (+3,52% a 22,60 euro) e Moncler (+1,48% a 15,07 euro), che ha proseguito la strada dei rialzi dopo aver annunciato giovedì scorso di aver chiuso il 2015 con ricavi per 880,4 milioni di euro, contro i 694,2 milioni del 2014, e un utile netto di 167,9 milioni, in aumento del 29% rispetto al dato precedente.

Non si sono arrestati i rumors sull'affaire Mediaset-Vivendi. Secondo La Stampa nei giorni scorsi ci sarebbe stato un incontro a livello di azionisti delle due società. L'idea, anche se le posizioni sarebbero ancora lontane, sarebbe quella di un incrocio azionario tra i due gruppi per stringere un'alleanza anche industriale nella produzione di contenuti, collaborazione nella pay-tv e nelle piattaforme online. Il titolo del Biscione ha chiuso la seduta con un ribasso del 2,05% a 3,426 euro. Il proseguimento del rimbalzo del petrolio si è fatto sentire anche a Piazza Affari: Saipem è balzata del 7,25% a 0,425 euro, mentre Tenaris ha chiuso con un progresso dell'1,10% a 10,98 euro.