News Indici e quotazioni Piazza Affari chiude in ribasso, contrastate le banche. Bene Fiat e STM

Piazza Affari chiude in ribasso, contrastate le banche. Bene Fiat e STM

Pubblicato 26 Febbraio 2014 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:13
Piazza Affari ha chiuso debole una seduta che ha comunque visto un altro successo per il Tesoro italiano. Sono stati infatti collocati 8,5 miliardi di euro di Bot a 6 mesi al rendimento dello 0,455%, il nuovo minimo dall'introduzione dell'euro. Ieri il premier Matteo Renzi ha smorzato l'ipotesi di un possibile innalzamento della tassazione sui Bot attualmente pari al 12,5%. Renzi ha dichiarato che "c'è spazio per aumentare la tassazione delle rendite finanziarie, non dico sui Bot ma sulle rendite pure". Scarso invece l'interesse degli investitori per il collocamento di questa del nuovo trentennale tedesco. Negli Stati Uniti positivo l'andamento di Wall Street dopo il dato sulle vendite di nuove case che a gennaio sono cresciute del 9,6% con gli analisti che si aspettavano un calo del 3,4%. Domani attesa per gli ordini di beni durevoli e il Pil Usa del quarto trimestre. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,37% a 20.398 punti.

Contrastato il comparto bancario: Banco Popolare ha guadagnato l'1,60% a 1,523 euro, Popolare di Milano lo 0,19% a 0,541 euro, Ubi Banca lo 0,74% a 6,155 euro. Le vendite hanno invece prevalso su Intesa SanPaolo (-0,89% a 2,216 euro), Mediobanca (-1,85% a 7,155 euro) e Unicredit (-1,10% a 5,84 euro). Restando nel settore finanziario ben comprata UnipolSai (+2,54% a 2,424 euro) con Goldman Sachs che ha inserito il titolo nella sua buy list. Brillante STM che ha mostrato un progresso del 4,52% a 6,47 euro in scia alle parole del vicepresidente Paul Grimme che ha indicato un periodo di leggera crescita per l'Europa, che rappresenta il 25% delle vendite complessive di STM. Ben comprate anche Prysmian (+2,93% a 18,95 euro), che ieri sera ha pubblicato i conti relativi all'esercizio 2013, e Fiat (+1,90% a 7,74 euro), in scia alla promozione giunta questa mattina da Mediobanca. Debole Enel (-0,96% a 3,71 euro) con il mercato in attesa del nuovo piano industriale che verrà presentato il 12 marzo.