News Indici e quotazioni Piazza Affari chiude in rialzo, Telecom poco mossa in attesa di sviluppi Brasile

Piazza Affari chiude in rialzo, Telecom poco mossa in attesa di sviluppi Brasile

Pubblicato 13 Agosto 2014 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:07
Piazza Affari ha chiuso in rialzo una seduta priva di scossoni ma iniziata con la doccia fredda sull'economia giapponese. Nel secondo trimestre il Pil di Tokyo ha mostrato una contrazione dell'1,7% rispetto ai primi tre mesi del 2014, appesantito dal crollo dei consumi in scia al rialzo dell'Iva scattato lo scorso aprile. Domani test importante per verificare lo stato di salute delle economie europee con in calendario i dati sul Pil del secondo trimestre di Francia, Germania e dell'Eurozona. In particolari i riflettori saranno puntati su Berlino: dopo il tonfo dell'indice Zew, gli analisti prevedono un Pil in diminuzione dello 0,1% su base trimestrale. Negli Stati Uniti le vendite al dettaglio di luglio sono rimaste invariate contro attese che indicavano un aumento dello 0,2%. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dello 0,62% a 19.537 punti.

Contrastati i titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha guadagnato il 4% a 11,44 euro, Intesa SanPaolo l'1,03% a 2,142 euro, Mediobanca lo 0,49% a 6,09 euro, Unicredit l'1,51% a 5,69 euro. In territorio negativo sono invece finite Montepaschi (-1,20% a 1,066 euro) e Ubi Banca (-1,06% a 5,575 euro). Acquisti sostenuti sulla galassia Enel: il titolo della casa madre ha mostrato un balzo dell'1,61% a 3,898 euro, mentre la controllata Enel Green Power è avanzata dell'1,39% a 1,967 euro. Sul listino principale di Piazza Affari è proseguita la corsa di GTech (+3,06% a 17,14 euro) iniziata alcuni giorni fa in scia alla notizia del via libera da parte dell'Antitrust statunitense all'acquisto di Igt, attiva nella produzione di slot machine. Telecom Italia (invariata a 0,823 euro) sotto i riflettori dopo le indiscrezioni de Il Sole 24 Ore su un incontro in programma oggi a Parigi tra l'Ad Marco Patuano e Vincent Bollorè, presidente e socio al 5% di Vivendi. Il numero uno di Telecom spiegherà i vantaggi e le sinergie di un'eventuale integrazione tra Tim Brasil e Gvt, controllata brasiliana del colosso francese attiva nella telefonia fissa e fibra ottica.