News Indici e quotazioni Piazza Affari chiude in rialzo, brillano le banche. Scivola Luxottica

Piazza Affari chiude in rialzo, brillano le banche. Scivola Luxottica

Pubblicato 2 Marzo 2016 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:52
Piazza Affari ha chiuso in rialzo con gli investitori sempre più proiettati alla prossima riunione della Bce che potrebbe annunciare nuove misure di stimolo. Dopo il ritorno della deflazione a febbraio, oggi una nuova spinta alle colombe dell'Eurotower è arrivata dai prezzi alla produzione, scesi di un punto percentuale nel primo mese dell'anno. La banca centrale europea sta "valutando attentamente" come mitigare l'impatto sul comparto bancario di tassi di interesse negativi, ha dichiarato Benoit Coeure, il numero uno della Banca centrale francese. A Wall Street, dopo il rally di ieri, al momento è una seduta volatile dopo l'impennata delle scorte di petrolio, mentre il sondaggio Adp ha mostrato in febbraio la creazione di 214 mila nuovi posti di lavoro (oltre le attese) nel settore privato. In questo quadro, spinto dal comparto bancario, l'indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dell'1,08% a 18.206 punti.

Acquisti sostenuti sui titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha guadagnato il 7,11% a 8,28 euro, Montepaschi il 3,38% a 0,534 euro, Popolare di Milano il 4,77% a 0,68 euro, Intesa SanPaolo il 3,77% a 2,476 euro, Ubi Banca il 3,41% a 3,812 euro e Unicredit il 5,17% a 3,70 euro. Positiva Telecom Italia (+1,61% a 0,944 euro) all'indomani della notizia che Vivendi, principale azionista del gruppo italiano, ha aumentato ulteriormente la sua partecipazione salendo al 23,8%. Continuando gli acquisti a questo ritmo, Vivendi potrebbe così portarsi a ridosso della soglia del 25%, oltre la quale scatterebbe l'Opa obbligatoria. "Il progressivo incremento di quote da parte di Vivendi non esaurisce l'appeal speculativo per Telecom Italia. Vivendi avrà un ruolo centrale nello scegliere il destino di Telecom", hanno spiegato gli analisti di Equita.

Tonica FCA (+2,39% a 6,84 euro) che in febbraio ha venduto sul mercato italiano oltre 50 mila autovetture, il 32,2% in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Si tratta della quattordicesima crescita consecutiva migliore rispetto a quella ottenuta dal mercato e la più consistente da maggio 2006. Debole Prysmian (-0,67% a 18,99 euro) con gli esperti di Credit Suisse che, pur limando il target price a 21 euro, hanno confermato il giudizio outperform sul gruppo dei cavi. Secondo il broker, le operazioni di M&A rimangono "il cataliyst principale nel breve termine". Scivolone di Luxottica (-4,65% a 51,25 euro) nonostante i nuovi record di vendite e utili: a livello adjusted il fatturato nel 2015 è salito del 17% a oltre 9 miliardi di euro mentre l'utile si è attestato a 854 milioni, in crescita del 24,2% rispetto allo scorso anno.