News Indici e quotazioni Piazza Affari chiude in negativo, pesano i ribassi di Eni e Fiat

Piazza Affari chiude in negativo, pesano i ribassi di Eni e Fiat

Pubblicato 30 Luglio 2014 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:08
Piazza Affari ha chiuso in ribasso appesantita dalle vendite che hanno colpito due big del calibro di Fiat e Eni, oltre al ribasso di Mediaset. La notizia di giornata è che l'economia statunitense è tornata a crescere ad un ritmo sostenuto. La prima lettura del Pil Usa del secondo trimestre ha evidenziato un progresso del 4%, in miglioramento rispetto alla battuta d'arresto dei primi tre mesi dell'anno e oltre le attese degli analisti che erano ferme a +3%. Questa sera l'attesa è per la Federal Reserve che dovrebbe proseguire sulla strada del tapering, ossia la riduzione graduale del QE, con un taglio atteso di ulteriori 10 miliardi di dollari. Se così fosse il piano di acquisto asset arriverebbe a 25 miliardi di dollari mensili. Dopo i Ctz e i Bot, questa mattina il Tesoro ha collocato 3 miliardi di euro di Btp a 5 anni all'1,20% e 2,5 miliardi di Btp a 10 anni al 2,60%. Per entrambi si tratta dei nuovi minimi storici. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha chiuso con un ribasso dello 0,93% a 20.887 punti.

Seduta negativa per Fiat (-2,10% a 7,45 euro) che nel secondo trimestre ha riportato un utile netto in calo a 197 milioni di euro dai 435 milioni dello stesso periodo dell'anno scorso. Il dato ha deluso le attese degli analisti anche se la società ha confermato gli obiettivi per il 2014. Male anche Eni (-2,12% a 19,38 euro) alla vigilia dei conti e dell'aggiornamento del piano industriale. Il titolo ha pagato anche quanto riportato dal Wall Street Journal, secondo cui a causa di sabotaggi parte della produzione di Eni in Nigeria sarebbe sospesa. Vendite su Mediaset (-2,09% a 3,084 euro) all'indomani dei risultati del primo semestre che hanno mostrato una perdita di 20,5 milioni di euro a fronte dell'utile di 30,1 milioni di euro dei primi sei mesi dell'anno precedente. Positiva invece Finmeccanica (+0,86% a 6,98 euro) in scia alla notizia che la Procura di Busto Arsizio ha disposto l'archiviazione del procedimento nei confronti di Finmeccanica in merito alla fornitura di 12 elicotteri AW101 VVIP al Governo indiano, oggetto di accordi del 2010.

Contrastato il comparto bancario: Montepaschi ha guadagnato lo 0,65% a 1,38 euro, Popolare dell'Emilia Romagna lo 0,53% a 6,57 euro, Popolare di Milano l'1,48% a 0,648 euro. Sono invece finite in territorio negativo Ubi Banca (-0,62% a 6,345 euro), Unicredit (-0,41% a 6,04 euro) e Intesa SanPaolo (-0,52% a 2,288 euro).