News Indici e quotazioni Piazza Affari chiude in moderato ribasso, in luce Ubi e Bpm. Male Campari e Tod’s

Piazza Affari chiude in moderato ribasso, in luce Ubi e Bpm. Male Campari e Tod’s

Pubblicato 12 Marzo 2014 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:12
Piazza Affari ha chiuso in moderato ribasso con molti titoli del Ftse Mib condizionati dai conti del 2013. In particolare sotto i riflettori sono finiti i principali gruppi bancari del Paese. In serata il premier Renzi presenterà il Jobs Act e i programmi del Governo su fisco, scuola e casa. Il programma di Spending review, illustrato dal commissario Carlo Cottarelli, prevede invece risparmi per 3 miliardi di euro nel 2014. La stima di Cottarelli sale a 18 miliardi di euro per il 2015 e a 34 miliardi di euro per il 2016. Questa mattina il Tesoro ha collocato 7 miliardi di euro di Bot annuali ad un rendimento dello 0,592%, il nuovo minimo dall'introduzione dell'euro. Da segnalare il rialzo dell'oro, che si è spinto a 1.369 dollari l'oncia, i massimi dal settembre del 2013. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,25% a 20.781 punti.

Sotto i riflettori il comparto bancario. Dopo il balzo di ieri di Unicredit, che oggi ha guadagnato lo 0,54% a 6,45 euro, gli investitori hanno apprezzato i conti di Ubi Banca (+4,76% a 6,705 euro) e di Popolare di Milano (+5,28% a 0,647 euro). Nel resto del comparto positive anche Montepaschi (+1,36% a 0,223 euro) e Intesa SanPaolo (+0,26% a 2,256 euro), mentre Mediobanca ha lasciato sul parterre l'1,49% a 7,595 euro. Giornata negativa per Campari (-3,97% a 5,92 euro) che dopo un avvio in deciso rialzo in scia all'annuncio dell'acquisizione della canadese Forty Creek Distillery, proprietaria di un portafoglio di whisky canadesi, ha ceduto alle vendite dopo aver diffuso i conti sull'intero 2013 con utile netto in calo del 4,4% a 149,8 milioni di euro. Male anche Tod's (-5,13% a 94,15 euro). Snam e Terna hanno ceduto rispettivamente lo 0,43% a 4,132 euro e lo 0,78% a 3,806 euro. Su entrambe è arrivata la bocciatura di Ubs che ha tagliato il giudizio sui due titoli a neutral dal precedente buy. Il mercato ha apprezzato il nuovo piano industriale di Enel (+1,25% a 3,868 euro) che prevede un Ebitda pari a circa 15,5 miliardi di euro nel 2014, a 16,5 miliardi nel 2016 e a circa 18 miliardi nel 2018.