Piazza Affari chiude in forte rialzo trainata dai bancari
Chiusura in deciso rialzo per la Borsa di Milano, alla vigilia della riunione del G20 in Russia. Piazza Affari consolida così le performance di ieri sostenute dalle parole accomodanti del governatore della Fed, Ben Bernanke, grazie anche ai buoni dati sul mercato del lavoro giunti dagli Stati Uniti: le richieste di sussidi di disoccupazioni sono infatti calate a 334 mila unità rispetto alle 358mila della precedente rilevazione e alle 345mila attese dagli analisti. Oltre le stime anche l'indica Philadelphia Fed, che si è attestato a luglio a 19,8 punti dai precedenti 12,5 punti e rispetto agli 8 punti del consensus. Nel frattempo il consigliere esecutivo tedesco della Bce, Jörg Asmussen, ha dichiarato che l'Eurotower è pronta ad attivare il programma Omt di acquisto dei titoli di Stato dei Paesi in difficoltà, agendo a fianco del fondo di salvataggio europeo Esm e con un ruolo del Fondo monetario internazionale. E così l'indice Ftse Mib ha terminato le contrattazioni in progresso del 2,28% a 16.053,61 punti mentre il Ftse All Share si è attestato a quota 17.084,37 guadagnando il 2,12%.
Pioggia di acquisti sul comparto bancario trainato al rialzo dalla Popolare di Milano che ha chiuso con un balzo dell'8,73% a 0,3625 euro, dal Banco Popolare (+8,76% a 0,987 euro) e da Bper (+7,47% a 4,776 euro). Molto bene anche Ubi Banca (+5,27% a 3,074 euro), Intesa Sanpaolo (+3,69% a 1,32 euro) e Mediobanca (+2,96% a 4,448 euro). Freccia verde anche per Monte dei Paschi (+1,66% a 0,221 euro), nel giorno in cui l'assemblea straordinaria ha eliminato il tetto al 4% del diritto di voto per i soci privati della banca senese, e per Unicredit (+4,31% a 3,772 euro), dopo il lancio di nuova emissione benchmark senior a due anni (scadenza 24 luglio 2015) per un importo pari a 750 milioni di euro. I rialzi hanno accompagnato anche Atlantia (+2,72% a 12,84 euro) su cui Standard & Poor's ha confermato il giudizio di lungo termine BBB+ e di breve termine A-2. Il rating è così superiore di un gradino a quello dell'Italia. L'outlook è negativo. Pirelli (+4,09% a 9,55 euro) ha tratto beneficio dalla promozione giunta da JP Morgan a overweight dal precedente neutral con target price portato a 12 euro da 9,5 euro. Telecom Italia (-1,97% a 0,4767 euro), tra i pochi titoli in rosso, ha invece pagato le ultime indiscrezioni riportate da Il Sole 24 Ore. Per il giornale, il possibile scioglimento di Telco creerebbe grossi problemi per Telefonica in merito alle attività brasiliane del colosso italiano tlc e questo porterebbe alla spartizione di Tim Brasil con l'America Movil di Carlos Slim.
Pioggia di acquisti sul comparto bancario trainato al rialzo dalla Popolare di Milano che ha chiuso con un balzo dell'8,73% a 0,3625 euro, dal Banco Popolare (+8,76% a 0,987 euro) e da Bper (+7,47% a 4,776 euro). Molto bene anche Ubi Banca (+5,27% a 3,074 euro), Intesa Sanpaolo (+3,69% a 1,32 euro) e Mediobanca (+2,96% a 4,448 euro). Freccia verde anche per Monte dei Paschi (+1,66% a 0,221 euro), nel giorno in cui l'assemblea straordinaria ha eliminato il tetto al 4% del diritto di voto per i soci privati della banca senese, e per Unicredit (+4,31% a 3,772 euro), dopo il lancio di nuova emissione benchmark senior a due anni (scadenza 24 luglio 2015) per un importo pari a 750 milioni di euro. I rialzi hanno accompagnato anche Atlantia (+2,72% a 12,84 euro) su cui Standard & Poor's ha confermato il giudizio di lungo termine BBB+ e di breve termine A-2. Il rating è così superiore di un gradino a quello dell'Italia. L'outlook è negativo. Pirelli (+4,09% a 9,55 euro) ha tratto beneficio dalla promozione giunta da JP Morgan a overweight dal precedente neutral con target price portato a 12 euro da 9,5 euro. Telecom Italia (-1,97% a 0,4767 euro), tra i pochi titoli in rosso, ha invece pagato le ultime indiscrezioni riportate da Il Sole 24 Ore. Per il giornale, il possibile scioglimento di Telco creerebbe grossi problemi per Telefonica in merito alle attività brasiliane del colosso italiano tlc e questo porterebbe alla spartizione di Tim Brasil con l'America Movil di Carlos Slim.