Piazza Affari centra il rimbalzo, Ftse Mib chiude con un +2%. Bene Mediaset e banche
La Borsa di Milano ha chiuso in deciso rialzo centrando il rimbalzo dopo una serie di sedute nelle quali avevano prevalso le vendite. Gli investitori hanno snobbato la revisione al ribasso del Pil statunitense del primo trimestre. Nei primi tre mesi del 2013 la crescita americana si è stata pari al +1,8%, contro il +2,4% della precedente rilevazione. Il Tesoro ha collocato questa mattina Bot a 6 mesi per 8 miliardi di euro con un rendimento dell'1,053%, livelli che non si vedevano da febbraio. Lo spread si è però riportato sotto la soglia psicologica dei 300 punti base dai 310 punti dei primi scambi. Il Tesoro ha inoltre risposto alle indiscrezioni di stampa che questa mattina hanno ventilato per l'Italia un rischio potenziale di 8 miliardi di euro di perdite su contratti derivati stipulati negli anni '90 per consentire al Paese di trovarsi preparato all'ingresso nell'euro. "Non esiste alcun pericolo per i conti dello Stato", ha fatto sapere il ministero dell'Economia. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha guadagnato il 2,03% a 15.362 punti.
Acquisti sostenuti su Mediaset che ha mostrato un balzo del 7,47% a 2,618 euro proseguendo il recupero dopo il tonfo di lunedì, che era stato innescato dalla condanna del Tribunale di Milano a Silvio Berlusconi nell'ambito del processo Ruby. Bene il comparto bancario con il Monte dei Paschi che ha svettato sul paniere principale di Piazza Affari con un rialzo dell'8,86% a 0,203 euro. Acquisti anche sul resto del settore: Intesa SanPaolo ha guadagnato il 3,51% a 1,269 euro, Popolare di Milano il 2,63% a 0,324 euro, Unicredit l'1,47% a 3,734 euro, Banco Popolare l'1,39% a 0,914 euro, Mediobanca l'1,01% a 4,206 euro. Brillante la galassia Enel: il titolo della casa madre ha mostrato un progresso del 3,02% a 2,458 euro, mentre Enel Green Power è avanzata del 3% a 1,58 euro. Snam (+2,73% a 3,464 euro) ben comprata in scia alle indiscrezioni secondo cui il consorzio del gasdotto TAP (Trans-Adriatic Pipeline) si sarebbe assicurato la fornitura di gas dall'Azerbaijan all'Europa. Saipem (-1,71% a 12,62 euro) è rimasta ancora in balia delle vendite dopo che nella seduta di lunedì 17 giugno aveva mostrato un tonfo di 29 punti percentuali dopo aver annunciato il secondo profit warning in soli cinque mesi.
Acquisti sostenuti su Mediaset che ha mostrato un balzo del 7,47% a 2,618 euro proseguendo il recupero dopo il tonfo di lunedì, che era stato innescato dalla condanna del Tribunale di Milano a Silvio Berlusconi nell'ambito del processo Ruby. Bene il comparto bancario con il Monte dei Paschi che ha svettato sul paniere principale di Piazza Affari con un rialzo dell'8,86% a 0,203 euro. Acquisti anche sul resto del settore: Intesa SanPaolo ha guadagnato il 3,51% a 1,269 euro, Popolare di Milano il 2,63% a 0,324 euro, Unicredit l'1,47% a 3,734 euro, Banco Popolare l'1,39% a 0,914 euro, Mediobanca l'1,01% a 4,206 euro. Brillante la galassia Enel: il titolo della casa madre ha mostrato un progresso del 3,02% a 2,458 euro, mentre Enel Green Power è avanzata del 3% a 1,58 euro. Snam (+2,73% a 3,464 euro) ben comprata in scia alle indiscrezioni secondo cui il consorzio del gasdotto TAP (Trans-Adriatic Pipeline) si sarebbe assicurato la fornitura di gas dall'Azerbaijan all'Europa. Saipem (-1,71% a 12,62 euro) è rimasta ancora in balia delle vendite dopo che nella seduta di lunedì 17 giugno aveva mostrato un tonfo di 29 punti percentuali dopo aver annunciato il secondo profit warning in soli cinque mesi.