News Indici e quotazioni Piazza Affari centra il rimbalzo con banche e petroliferi, brilla Telecom Italia

Piazza Affari centra il rimbalzo con banche e petroliferi, brilla Telecom Italia

Pubblicato 8 Luglio 2015 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:59
Piazza Affari ha centrato il rimbalzo dopo le perdite delle ultime sedute. Il neo ministro delle Finanze greco, Euclid Tsakalotos, ha inviato una lettera all'Eurogruppo e all'Esm per chiedere un nuovo prestito triennale. I ministri delle Finanze della zona euro si riuniranno sabato per pronunciarsi sulle riforme proposte dalla Grecia, in vista del vertice straordinario dei capi di Stato e di governo dell'Unione europea, in agenda domenica 12 luglio. "La nostra proposta alle istituzioni comprende riforme credibili sulla base di un'equa ripartizione degli oneri", ha dichiarato questa mattina Alexis Tsipras nel suo interveneto al Parlamento Ue. L'altra notizia di giornata è il panic selling sulle Borse cinesi che non si è avvertito a Piazza Affari ma sta pesando sull'andamento di Wall Street. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha guadagnato il 2,64% a 21.512 punti.

Gli acquisti sono tornati a fare capolino sui titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha guadagnato il 4,06% a 13,84 euro, Montepaschi il 5,76% a 1,505 euro, Popolare dell'Emilia Romagna il 5,67% a 7,45 euro, Intesa SanPaolo il 3,57% a 3,068 euro, Ubi Banca il 3,34% a 6,79 euro, Unicredit il 3,38% a 5,645 euro. Rimbalzo anche per i titoli maggiormente legati alle sorti del petrolio, che avevano sofferto parecchio nelle ultime sedute: Eni ha mostrato un progresso dell'1,91% a 14,90 euro, Saipem è avanzata del 4,28% a 8,77 euro, mentre Tenaris ha segnato un rialzo del 3,94% a 11,59 euro. Il panic selling sulle piazze finanziarie cinesi, in scia ai timori legati allo scoppio della bolla speculativa, si è avvertito anche sulle società italiane maggiormente sul mercato del Paese asiatico. Nella seduta di oggi, infatti, le vendite hanno colpito soprattutto Salvatore Ferragamo (-1,96% a 24,43 euro), che in Cina registra una quota tra il 20% e il 25% del proprio fatturato, e Tod's (-3,70% a 77,95 euro). In gran spolvero Telecom Italia (+4,50% a 1,137 euro) con gli investitori che scommettono su un'ulteriore salita di Vivendi nel capitale di Telecom Italia.