Piazza Affari cede sul finale, banche tornano a soffrire

Giovedì volatile per Piazza Affari. In chiusura il Ftse Mib ha segnato una flessione dell'1,53% a quota 17.112 punti. Dal fronte macro oggi l'Ocse nel suo nuovo Economic Outlook Interim ha ridotto la view sulla crescita globale, stimata al 3% quest'anno e al 3,3% nel 2017, -0,3% in entrambi i casi rispetto a quanto previsto in precedenza. L'area dell'euro è destinata a crescere a un tasso dell'1,4 per cento nel 2016 e un ritmo 1,7 per cento nel 2017 mentre il Pil dell'Italia è visto in aumento dell'1 per cento nel 2016 rispetto al +1,4% indicato lo scorso autunno.
Il pomeriggio ha visto le banche cedere progressivamente alle vendite con Mps peggiore performer con un calo di oltre il 10%. Vendite diffuse anche sulle due big Intesa Sanpaolo (-4,88%) e Unicredit (-5,53%). Nel comparto risparmio gestito si segnala Banca Mediolanum (-1,12% a 6,185 euro)) che ha chiuso il 2015 con un utile netto consolidato di 439 milioni di euro, in crescita del 37% rispetto al 2014.
Acquisti su Telecom Italia (+3,87% a 0,8855 euro) promossa a "buy" dagli analisti di BofA Merrill Lynch. Spinta arrivata anche dalle indicazioni arrivate dalla stampa argentina circa il possibile via libera a breve alla vendita di Telecom Argentina. Promozione da parte degli analisti anche per A2A (+3,5%) su cui Goldman Sachs ha alzato il giudizio a "buy" dal precedente "neutral".
Infine spunto rialzista anche per Finmeccanica (+1,29%) che ha siglato un accordo con l'Università per l'alta tecnologia Nanyang di Singapore (Ntu) che prevede la collaborazione tecnologica e produttiva nel settore elicotteristico.
Il pomeriggio ha visto le banche cedere progressivamente alle vendite con Mps peggiore performer con un calo di oltre il 10%. Vendite diffuse anche sulle due big Intesa Sanpaolo (-4,88%) e Unicredit (-5,53%). Nel comparto risparmio gestito si segnala Banca Mediolanum (-1,12% a 6,185 euro)) che ha chiuso il 2015 con un utile netto consolidato di 439 milioni di euro, in crescita del 37% rispetto al 2014.
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Infine spunto rialzista anche per Finmeccanica (+1,29%) che ha siglato un accordo con l'Università per l'alta tecnologia Nanyang di Singapore (Ntu) che prevede la collaborazione tecnologica e produttiva nel settore elicotteristico.