Piazza Affari arranca in avvio di ottava, pesa debole Pmi Francia. Stacco cedola frena Enel & co.
Il ritorno a sorpresa sopra la soglia di 50 dell’indice Pmi manifatturiero cinese non basta a frenare le vendite dei listini azionari europei in avvio di ottava. A pesare nel Vecchio continente sono le indicazioni preliminari relative all’andamento dell’attività manifatturiera a giugno con soprattutto il calo del Pmi francese.
Ribassi nell’ordine dell’1 per Piazza Affari che paga anche l’effetto stacco cedola da parte di alcune utilities (Enel, Terna e A2a).
Delude il Pmi francese
A destare maggiori preoccupazioni oggi sui mercati sono le deboli letture arrivate dai Pmi Manifatturiero e servizi francese, in contrazione per il secondo mese consecutivo. Debolezza dell’economia francese nel trimestre in corso che potrebbe mettere in dubbio la ripresa in atto nell’intera eurozona.
A destare maggiori preoccupazioni oggi sui mercati sono le deboli letture arrivate dai Pmi Manifatturiero e servizi francese, in contrazione per il secondo mese consecutivo. Debolezza dell’economia francese nel trimestre in corso che potrebbe mettere in dubbio la ripresa in atto nell’intera eurozona.
L’indice Pmi manifatturiero francese che a giugno si è attestato a giugno a quota 47,8 punti dai 49,6 del mese precedente. Si tratta della lettura preliminare diffusa da Markit. Il consensus era a 49,5 punti. Sotto le attese anche l’indice Pmi servizi francese che a giugno si è attestato a quota 48,2 punti dai 49,1 del mese precedente. Il consensus era per un rialzo a 49,4 punti. “Restano deboli i segni di inversione di tendenza nelle performance dell’economia della Francia alla fine del secondo trimestre”, ha dichiarato Paul Smith, senior economist presso Markit.
Bene la manifattura in Cina
Nella notte ottime indicazioni erano invece arrivate dalla Cina con l’indice Pmi manifatturiero calcolato da Hsbc che è balzato a giugno a 50,8 punti dai precedenti 49,4 punti. Si tratta della stima preliminare. Il dato è decisamente sopra le attese degli analisti che si aspettavano un aumento più contenuto a 49,7 punti.
Nella notte ottime indicazioni erano invece arrivate dalla Cina con l’indice Pmi manifatturiero calcolato da Hsbc che è balzato a giugno a 50,8 punti dai precedenti 49,4 punti. Si tratta della stima preliminare. Il dato è decisamente sopra le attese degli analisti che si aspettavano un aumento più contenuto a 49,7 punti.
A Milano soffre Mps. Stacco cedola per Enel, Terna e A2a
Alle 09.55 l’indice Ftse Mib segna un calo dello 0,98% a quota 21.773 punti. Piazza Affari risulta la peggiore Borsa europea complice anche l’effetto dello stacco cedola di alcune delle principali utilities quotate sul Ftse Mib. Oggi hanno staccato la cedola Enel (0,13 euro), Terna (0,13 euro) e A2A (0,033 euro). Stacco dividendo anche per Stmicroelectronics (0,10 euro).
Alle 09.55 l’indice Ftse Mib segna un calo dello 0,98% a quota 21.773 punti. Piazza Affari risulta la peggiore Borsa europea complice anche l’effetto dello stacco cedola di alcune delle principali utilities quotate sul Ftse Mib. Oggi hanno staccato la cedola Enel (0,13 euro), Terna (0,13 euro) e A2A (0,033 euro). Stacco dividendo anche per Stmicroelectronics (0,10 euro).
Si segnala la debolezza di Mps che cede l’1,64%. Venerdì si è chiusa la contrattazione in Borsa dei diritti legati all’aumento di capitale. I diritti potranno essere esercitati entro il 27 giugno.
Al via aumento capitale di Bper
Intanto oggi è partito un altro aumento di capitale, quello di Bper per massimi 750 milioni di euro di Bper. Il prezzo di sottoscrizione di ciascuna delle azioni ordinarie di nuova emissione è stato fissato a 5,14 euro, con uno sconto del 26,5% sul prezzo teorico ex diritto (Theoretical Ex Right Price – Terp) delle azioni ordinarie Bper calcolato sulla base del prezzo ufficiale di Borsa del 19 giugno. Le nuove azioni verranno offerte al rapporto di opzione di 7 azioni ordinarie di nuova emissione ogni 16 azioni ordinarie detenute. I diritti di opzione, validi per la sottoscrizione di azioni di nuova emissione, saranno esercitabili dal 23 giugno al 18 luglio. I diritti di opzione saranno inoltre negoziabili in Borsa dal 23 giugno all’11 luglio.
Intanto oggi è partito un altro aumento di capitale, quello di Bper per massimi 750 milioni di euro di Bper. Il prezzo di sottoscrizione di ciascuna delle azioni ordinarie di nuova emissione è stato fissato a 5,14 euro, con uno sconto del 26,5% sul prezzo teorico ex diritto (Theoretical Ex Right Price – Terp) delle azioni ordinarie Bper calcolato sulla base del prezzo ufficiale di Borsa del 19 giugno. Le nuove azioni verranno offerte al rapporto di opzione di 7 azioni ordinarie di nuova emissione ogni 16 azioni ordinarie detenute. I diritti di opzione, validi per la sottoscrizione di azioni di nuova emissione, saranno esercitabili dal 23 giugno al 18 luglio. I diritti di opzione saranno inoltre negoziabili in Borsa dal 23 giugno all’11 luglio.