Notizie Notizie Italia Piazza Affari alle prese con la volatilità: A2A, Enel e Exor soffrono lo stacco cedola. Goldman taglia stime sulla Cina

Piazza Affari alle prese con la volatilità: A2A, Enel e Exor soffrono lo stacco cedola. Goldman taglia stime sulla Cina

24 Giugno 2013 09:50

Seduta ad alta volatilità per la Borsa di Milano dopo le vendite della scorsa settimana innescate dalle parole di Ben Bernanke, che mercoledì sera ha dettato i tempi per la fine del piano di acquisto asset della Fed da 85 miliardi di dollari al mese. In mattinata l’indice Ftse Mib è scivolato sotto la soglia dei 15.000 punti, toccando i minimi dal novembre del 2012, per poi recuperare terreno restando comunque in territorio negativo (-0,50% a 15.180 punti). A zavorrare il paniere principale di Milano lo stacco cedola di alcuni big di Piazza Affari, in primis Enel che lascia sul parterre oltre il 5% a 2,428 euro.

 
Il colosso elettrico stacca oggi un dividendo di 0,15 euro per azione, mentre lo scorso anno la cedola del gruppo guidato da Fulvio Conti era pari a 0,26 euro. Oltre ad Enel, oggi staccano la cedola anche Terna (0,13 euro), che lascia sul parterre circa il 3,5% a 3,152 euro, Exor (0,335 euro), che perde il 5,30% a 23,46 euro), e A2A (0,026 euro), che arretra di circa il 7,50% a 0,565. Male anche Popolare di Milano (-5,80% a 0,34 euro) dopo che sabato l’assemblea dei soci ha approvato l’aumento di capitale da 500 milioni di euro, necessario per il rimborso dei Tremonti Bond.

A deprimere gli investitori anche la decisione di Goldman Sachs di tagliare le stime sul Pil cinese del secondo trimestre a +7,5% dal precedente +7,8 per cento. Ma non solo. Il broker ha inoltre ridotto le previsioni sulla crescita della Cina sia per il 2013, a +7,4% dal +7,8% indicato in precedenza, e per il 2014, a +7,7% da +8,4 per cento. La reazione delle piazze asiatiche non si è fatta attendere: l’indice della Borsa di Shanghai ha perso oltre il 5%, registrando il tonfo peggiore dall’agosto del 2009.