Notizie Notizie Italia Piazza Affari affonda, l’Europa invece tiene

Piazza Affari affonda, l’Europa invece tiene

8 Novembre 2007 17:11

Seduta all’insegna di ingenti arretramenti per la Borsa milanese. L’S&P/Mib ha chiuso in calo dell’1,87% e il Mibtel dell’1,75 per cento. La performance di Piazza Affari si è però inserita in un quadro variegato a livello europeo. A Francoforte il Dax ha segnato in chiusura un rialzo dello 0,25%, il Ftse 100 londinese ha ceduto solo lo 0,05%, mentre il Cac40 francese ha chiuso in calo dello 0,92% e lo Smi di Zurigo con una flessione dell’1,14 per cento.


Partiti deboli in scia alle chiusure della seduta precedente di Wall Street e all’accendersi dei timori per nuovi contraccolpi della crisi subprime dopo che anche Morgan Stanley ha annunciato svalutazioni miliardarie  (3,7 miliardi di dollari), nel pomeriggio le Borse hanno avuto un’ulteriore svolta verso il basso dopo le parole del presidente della Federal Reserve. Ben Bernanke, in una testimonianza sull’economia davanti al Congresso ha detto di prevedere che l’economia statunitense si indebolirà e che invece i rischi inflazionistici potrebbero aumentare a causa dell’escalation del prezzo del petrolio e della debolezza del dollaro.


A livello settoriale a guidare la discesa sono stati i titoli finanziari, con lo Stoxx sui bancari che ha perso l’1,8% e quello sugli assicurativi l’1,7 per cento. In Italia a pagare lo scotto più forte è stata soprattutto Unicredit, che ha ceduto il 4% scendendo a 5,25 euro. Male ancora i cementieri, anche se la peggiore performance di giornata all’interno dell’S&P/Mib è stata quella di Tenaris, in discesa di oltre sette punti percentuali (16,13 euro) dopo aver riportato nella notte conti trimestrali deludenti.

 

Nella sua audizione Bernanke ha detto di attendersi un rallentamento del ritmo di crescita del terzo trimestre (+3,9%), con un’economia che potrebbe rimanere sotto pressione anche nella prima metà del 2008. Il Fomc ritiene che l’inflazione, anche nella sua lettura core, si troverà anche nel 2008 in un range coerente con la stabilità dei prezzi, ma “ci sono importanti rischi verso l’alto” alle previsioni.