Piazza Affari poco mossa, Mediaset scatta in testa al Ftse Mib. Deboli le banche
Piazza Affari è poco mossa, in linea con le altre Borse europee, che si muovono in maniera contrastata. Gli investitori rimangono cauti e incerti in attesa del dato sull’inflazione negli Stati Uniti, importante per capire le prossime mosse di politica monetaria della Federal Reserve. A poco più di un’ora dall’avvio degli scambi l’indice Ftse Mib sale dello 0,23% in area 22.450 punti dopo una partenza piatta. Guardando agli altri listini del Vecchio continente, Londra cede lo 0,40%, Francoforte invece sale dello 0,10% e Parigi rimane piatta con un +0,03%. Ieri sera Wall Street ha chiuso in calo, prendendosi una pausa dai recenti record, in una seduta incentrata sui conti trimestrali di JP Morgan e Citigroup. La cautela è prevalsa anche sui listini asiatici questa mattina, ad accezione della piazza di Tokyo che ha chiuso in deciso rialzo, con l’indice Nikkei sopra la soglia dei 21.000 punti per la prima volta dal 1996. A sostenere gli scambi il balzo delle importazioni da parte della Cina.
Tornando a Piazza Affari, l’indice Ftse Mib è appesantito dal comparto bancario, sul rischio che la Bce imponga nuove misure per la gestione dei crediti deteriorati, con un impatto sul capitale degli istituti più esposti. In fondo al listino finisce però Telecom Italia con un -0,6%.
Miglior titolo del paniere principale invece Mediaset, che svetta con un balzo dell’1,5%. Secondo alcune indiscrezioni raccolte da Il Sole 24 Ore, il Governo è pronto a lanciare l’asta per le frequenze 5G per il mobile. La norma in questione prevederebbe di allocare parte dell’incasso dell’asta per l’indennizzo dei broadcaster televisivi che dovranno liberare le frequenze dalla banda. Piatta Atlantia (+0,07%) nonostante le voci di una possibile controfferta in contanti e azioni da parte della spagnola Acs su Abertis già la prossima settimana, con possibili complicazioni per l’Opas del gruppo italiano avviata nei giorni scorsi.