Petrolio: Whall, nel lungo periodo tornera’ a posizionarsi sui 55 dollari
Mercato del petrolio sull'orlo di una crisi di nervi? Niente affatto secondo Charles Whall, analista settore petrolifero e gas di Newton, una delle 13 società di gestione del gruppo Mellon. Nonostante le recenti fluttuazioni di breve termine sul mercato del greggio, l'esperto della prestigiosa merchant bank ritiene che nel lungo periodo il prezzo del petrolio tornerà a posizionarsi attorno ai 55 dollari al barile. "La mia opinione si discosta da quella generale ed è lontana dal temere che un prezzo di 100 dollari al barile costituisca qualcosa di molto negativo", spiega Whall, ricordando "che ci siamo già trovati in una situazione analoga e potrebbe accadere ancora in un prossimo futuro". In sostanza "i valori dei prezzi registrati durante il rally nei tardi anni '70 e ad inizio anni '80, adeguati al tasso di inflazione e corretti in base alla migliorata efficienza energetica, indicano che il prezzo del petrolio era in realtà già all'epoca di circa 100 dollari al barile", calcola l'analista. "Nonostante ciò il mondo ha continuato a evolversi. Picchi di 100 dollari al barile sono da attendersi per i prossimi anni, anche se uno scenario di circa 55 dollari a barile è più verosimile, quale risultato degli attuali investimenti dell'Opec", aggiunge.