Petrolio: Schroders, le tensioni geopolitiche hanno spinto al rialzo i prezzi di 20-25 dollari
Il prezzo del greggio si conferma tonico. In questo momento il brent, il petrolio del Mare del Nord, quota a 115,5 dollari mentre il light, il greggio statunitense scambia a 105,07 dollari. Anche oggi a sostenere i prezzi ci pensano le tensioni geopolitiche, che continuano a spingere gli investitori a scommettere su un peggioramento della situazione in Medio Oriente e Nord Africa (MENA).
Secondo un report di Keith Wade, Chief Economist & Strategist di Schroders, le notizie in arrivo dal MENA hanno spinto al rialzo i prezzi di 20-25 dollari, il resto è dovuto alla crescita della domanda statunitense e asiatica. Wade ritiene che l'attuale fiammata, i prezzi dal giugno 2010 hanno messo a segno un +60% non è ancora comparabile con il +92% del 2007-2008 né con gli shock registrati nel 1990, quando il prezzo del greggio raddoppiò, e negli anni '70, quando le quotazioni triplicarono. Secondo Wade l'attuale rialzo potrebbe raggiungere l'intensità dei precedenti la crisi dovesse estendersi anche all'Arabia Saudita.
Secondo un report di Keith Wade, Chief Economist & Strategist di Schroders, le notizie in arrivo dal MENA hanno spinto al rialzo i prezzi di 20-25 dollari, il resto è dovuto alla crescita della domanda statunitense e asiatica. Wade ritiene che l'attuale fiammata, i prezzi dal giugno 2010 hanno messo a segno un +60% non è ancora comparabile con il +92% del 2007-2008 né con gli shock registrati nel 1990, quando il prezzo del greggio raddoppiò, e negli anni '70, quando le quotazioni triplicarono. Secondo Wade l'attuale rialzo potrebbe raggiungere l'intensità dei precedenti la crisi dovesse estendersi anche all'Arabia Saudita.