Notizie Notizie Italia Petrolio: il rimbalzo fa bene ai titoli oil di Piazza Affari. Anche BP taglia gli investimenti

Petrolio: il rimbalzo fa bene ai titoli oil di Piazza Affari. Anche BP taglia gli investimenti

3 Febbraio 2015 08:55
Il rimbalzo del petrolio mette il turbo ai titoli di Piazza Affari legati alle sorti del greggio. Nelle ultime tre sedute le quotazioni dell’oro nero, che avevano aggiornato i minimi degli ultimi sei anni, hanno messo a segno un rialzo di circa 12 punti percentuali. Il Wti si è così riportato sopra la soglia psicologica dei 50 dollari al barile, mentre il Brent ha oltrepassato i 55 dollari. La discesa dallo scorso giugno resta comunque impressionante visto che il greggio, prima dell’estate 2014, viaggiava in area 110 dollari al barile. 
Il rimbalzo dell’oro nero si sente anche a Piazza Affari dove Eni mostra un progresso del 2,70% a 15,49 euro, Saipem avanza di oltre il 3% a 8,71 euro e Tenaris mette a segno un rialzo del 4,10% a 13,35 euro. I prezzi del greggio, secondo le stime indicate dall’Ad di Eni Descalzi in un intervento alla Camera, dovrebbero attestarsi in media tra 55 e 60 dollari al barile nel 2015 con un aumento nella seconda parte dell’anno. Secondo le previsioni di Descalzi le quotazioni del greggio saliranno intorno ai 70 dollari nel 2016 e a 90 dollari tra quattro anni.
 
A livello societario, questa mattina BP ha confermato il trend in atto nelle major petrolifere: il colosso britannico ha annunciato un taglio di 5 miliardi di dollari per gli investimenti previsti nel 2015 a causa del tracollo delle quotazioni del greggio. Una mossa analoga a quella già annunciata da Royal Dutch Shell, Chevron e ConocoPhillips. BP ha archiviato il 2014 con un utile in deciso calo a 3,78 miliardi sul quale hanno pesato le svalutazioni legate alla discesa del petrolio.