Petrolio: per Goldman Sachs i prezzi torneranno a crescere. Ecco perché
Goldman Sachs rimane “bullish” sul petrolio, nonostante il recente calo del prezzo dell’oro nero
Secondo l’ultima ricerca della banca d’affari statunitense, il recente calo del prezzo del Brent del 25% dall’inizio di giugno, è stato causato da molteplici fattori sia dalla bassa liquidità e sia dalle crescenti preoccupazioni degli investitori sui rischi di recessione, sui lockdown in Cina e sul collasso del settore immobiliare. A contribuire al ribasso dei prezzi petroliferi anche il rilascio delle riserve strategiche statunitensi e la produzione russa in ripresa ben al di sopra delle aspettative.
Goldman Sachs ritiene, tuttavia, che le ragioni per un aumento dei prezzi del petrolio siano ancora forti, anche supponendo che tutti questi shock negativi perdureranno, il mercato rimane in un disavanzo maggiore rispetto alle aspettative negli ultimi mesi e perciò i prezzi del petrolio continueranno a crescere.
Ribadendo la visione rialzista, tuttavia, è necessario affrontare la divergenza tra i prezzi del Brent, in media di 110 dollari al barile a giugno-luglio, e il prezzo del carburante pari a 160 dollari al barile.
Secondo gli analisti di Goldman ci sono tre punti che bisogna considerare:
“Il buono: fino al recente crollo, i prezzi al dettaglio – pur non negoziabili – si sono avvicinati alle nostre previsioni nonostante tutte le incertezze macro. Il brutto: lo scollamento tra i prezzi al dettaglio e quelli finanziari del Brent è stato molto più ampio di quanto ci aspettassimo, mantenendo i future sul Brent ben al di sotto delle nostre previsioni di giugno-luglio di $ 130 al barile.
E il cattivo: la nostra previsione sui prezzi al dettaglio, sebbene in linea, non ha portato a una distruzione della domanda sufficiente per porre fine al deficit.”
Dopo aver aggiornato le previsioni di domanda e offerta, la banca d’affari statunitense prevede che il mercato petrolifero rimarrà in deficit e perciò i prezzi attuali saranno insostenibili nel medio termine.
Dunque secondo gli analisti di Goldman per bilanciare il mercato petrolifero bisogna vedere una domanda di petrolio in forte calo legata al rallentamento economico in corso.
Lo sconto senza precedenti dei prezzi del Brent, più ampio rispetto alle attese della banca d’affari USA é una conseguenza dell’aggravarsi della crisi energetica russa, che aumenta i costi di trasformazione del greggio dal suolo (Brent) in prezzi alla pompa in tutto il mondo a causa dell’aumento dei prezzi del gas nell’UE, le tariffe di trasporto e l’utilizzo della raffinazione globale.
Goldman Sachs prevede che i prezzi dei future sul Brent saliranno nei prossimi mesi. Gli esperti hanno, tuttavia, deciso di abbassare le prospettive sui prezzi del Brent nel terzo trimestre da 140 a 110 dollari al barile.