Petrolio, Opec va controcorrente rispetto all’AIE: giù stime domanda 2022 per rallentamento economia globale
Opec ha tagliato le previsioni di crescita della domanda mondiale di petrolio nel 2022 per la terza volta da aprile, citando l’impatto economico della guerra in Ucraina, le pressioni inflazionistiche e gli sforzi per contenere la pandemia di coronavirus.
Il punto di vista dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio contrasta con quello dell’Agenzia internazionale per l’energia, che giovedì ha alzato le sue prospettive sulla domanda.
L’Opec nel bollettino mensile ha affermato di aspettarsi un aumento della domanda di petrolio nel 2022 di 3,1 milioni di barili al giorno, o del 3,2%, in calo di 260.000 barili al giorno rispetto alla previsione precedente. Mentre l’organizzazione ha lasciato invariata le proiezioni di crescita per il 2023 a 2,7 milioni di barili al giorno.
Il consumo di petrolio è rimbalzato dai minimi del 2020 e quest’anno è destinato a superare i livelli del 2019 anche dopo che i prezzi hanno raggiunto livelli record. Tuttavia, i prezzi elevati del greggio e i recenti lockdown in Cina hanno intaccato le proiezioni di crescita per il 2022.
“I fondamentali del mercato petrolifero globale hanno continuato la loro forte ripresa dai livelli pre-COVID-19 per la maggior parte della prima metà del 2022, anche se sono emersi segnali di rallentamento della crescita dell’economia mondiale e della domanda di petrolio”, ha affermato l’OPEC nel bollettino mensile.
Opec taglia le stime di crescita economica nel 2022
Opec ha ridotto le previsioni di crescita economica globale per il 2022 al 3,1% dal 3,5% e per il 2023 a 3,1%, affermando che la prospettiva di un’ulteriore debolezza è rimasta.
“Questa è una crescita ancora solida, se confrontata con i livelli di crescita pre-pandemia, che erano in media solo leggermente superiori e non gravati dagli attuali problemi potenzialmente impattanti”, ha affermato l’OPEC. “Pertanto, è ovvio che prevale un rischio significativo al ribasso”.
Il prezzo del petrolio ha mantenuto i guadagni in termini percentuali dopo la pubblicazione del bollettino, poco dopo le 16:00 il WTI prezza 93 dollari al barile (+1,6%) e il Brent a quota 98,30 dollari per barile (+1,4%).
L’Opec e gli alleati, inclusa la Russia, noti collettivamente come Opec+, stanno aumentando la produzione di petrolio dopo i tagli record messi in atto in seguito dello scoppio della pandemia nel 2020. Negli ultimi mesi l’Opec+ non è riuscita a realizzare pienamente gli incrementi di produzione previsti a causa degli investimenti insufficienti nei giacimenti petroliferi da parte di alcuni membri del cartello di produttori di petrolio e del calo di produzione russa.
Il bollettino ha mostrato inoltre che la produzione dell’Opec a luglio è aumentata di 162.000 barili al giorno a 28,84 milioni barili al giorno.