Il petrolio crolla ancora: Wti giù del 20% da inizio anno e analisti prevedono discesa fino a 20 $
Inizio d’anno nero per il petrolio protagonista di un altro strappo al ribasso nelle ultime 24 ore. Il prezzo dell’oro nero è sceso velocemente ai nuovi minimi pluriennali e gli analisti si aspettano nel breve ulteriori cali con anche Morgan Stanley che indica un possibile atterraggio in area 20 dollari al barile.
Ieri il petrolio ha segnato un tonfo di oltre il 5% e questa mattina le quotazioni del Wti a New York segnano un calo di oltre 2 punti e mezzo percentuale in area 30,6 dollari al barile, sui nuovi minimi a oltre 12 anni. Discesa sotto quota 31 dollari anche per il Brent che viaggia ai livelli più bassi dall’aprile 2004. Da inizio anno il prezzo del Wti è già sceso di circa il 20%. Il 2015 si era chiuso con un saldo negativo di oltre il 30%.
L’Iran intanto si sta preparando ad aumentare la produzione di greggio già marzo non appena finiranno le sanzioni internazionali che bloccano le esportazioni. Intanto domani sono arrivo i nuovi dati settimanali sulle scorte di greggio negli Usa, attese in aumento di 2 milioni di barili la scorsa settimana (consensus Bloomberg).
Per Morgan Stanley possibili nuovi discese con dollaro in rafforzamento
Il calo del prezzo del petrolio è accompagnato da nuove indicazioni ribassiste da parte degli analisti. In particolare Morgan Stanley vede un ulteriore crollo dei prezzi fino a 20 dollari al barile, guidato dall’effetto valutario. La casa d’affari statunitense rimarca come un apprezzamento del dollaro usa del 5% comporta un effetto sul petrolio quantificabile in una caduta tra il 10 e il 25%. Una possibile discesa del petrolio in area 20 dollari era stata indicata nelle scorse settimana anche da Goldman Sachs.
Per Morgan Stanley possibili nuovi discese con dollaro in rafforzamento
Il calo del prezzo del petrolio è accompagnato da nuove indicazioni ribassiste da parte degli analisti. In particolare Morgan Stanley vede un ulteriore crollo dei prezzi fino a 20 dollari al barile, guidato dall’effetto valutario. La casa d’affari statunitense rimarca come un apprezzamento del dollaro usa del 5% comporta un effetto sul petrolio quantificabile in una caduta tra il 10 e il 25%. Una possibile discesa del petrolio in area 20 dollari era stata indicata nelle scorse settimana anche da Goldman Sachs.
Fondamentali in deterioramento
Previsioni ancora sopra i prezzi attuali quelle di Societe Generale che ha tagliato la sua stima sul Brent per il 2016 al 42,50 $ al barile dai 53,75 indicati in precedenza. Ieri hanno tagliato le stime sul petrolio anche Barclays, Macquarie, Bank of America Merrill Lynch e Standard Chartered.
Previsioni ancora sopra i prezzi attuali quelle di Societe Generale che ha tagliato la sua stima sul Brent per il 2016 al 42,50 $ al barile dai 53,75 indicati in precedenza. Ieri hanno tagliato le stime sul petrolio anche Barclays, Macquarie, Bank of America Merrill Lynch e Standard Chartered.
“Il forte deterioramento dei fondamentali a inizio anno, le condizioni macro globali e la discesa dei prezzi più marcata del previsto ci hanno convinto a fare delle grandi correzioni al ribasso le nostre previsioni del prezzo del petrolio per il 2016”, sottolinea Barclays che si aspetta comunque una risalita dei prezzi nella seconda metà dell’anno. Barclays ora indica Brent e WTI entrambi a 37 $ al barile in media nel 2016 rispetto ai 60 e 56 dollari indicati precedentemente.