Notizie Notizie Italia Padoan ottimista sul sistema bancario: sta voltando pagina

Padoan ottimista sul sistema bancario: sta voltando pagina

12 Gennaio 2017 15:39

Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha affrontato oggi la prima di una serie di audizioni alle Commissioni Finanze di Camera e Senato, rispondendo a numerose domande sul sistema bancario italiano e sul decreto Banche

Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan in audizione al Senato

Siamo al punto d svolta e potrebbe avviarsi un ciclo virtuoso. Ha espresso ottimismo sul sistema bancario italiano il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, in audizione al Parlamento. Le banche italiane si stanno consolidando, saranno aiutate dalla ripresa economica in corso e “non ci saranno nuove crisi bancarie” ha affermato il ministro. Anche con riferimento al caso Unicredit, con la banca impegnata in un sostanzioso aumento di capitale (13 miliardi di euro), Padoan ha detto di essere tranquillo: “Sono altre le situazioni, fuori d’Italia, che mi preoccupano”.

Salva-banche, salva-Mps

L’audizione tenutasi presso le Commissioni delle Finanze di Camera e Senato ha avuto come oggetto il decreto salva-banche per il salvataggio del Monte dei Paschi di Siena. Il decreto ha ottenuto in mattinata un primo sì al Senato. In particolare sulla banca senese il ministro dell’Economia ha detto che la soluzione a cui si è giunti era l’unica rimasta, difendendosi dall’accusa di aver tardato ad intervenire.

“C’è stata una sospensione nel momento in cui si è palesata una opportunità di salvataggio di mercato, che io ho considerato desiderabile e fattibile” ha spiegato Padoan. “Il tempo trascorso fino al fallimento di questo tentativo e all’intervento dello Stato non ha deteriorato la situazione del Monte dei Paschi”.

L’ingresso dello Stato in Mps, ha sottolineato il ministro dell’Economia, è temporaneo e ha l’obiettivo di riportare la banca, risanata, sul mercato. Confermata la fiducia al management dell’Istituto ma “nel momento in cui lo Stato entrerà nel capitale di Mps si procederà alla nomina di un nuovo Consiglio di amministrazione”.

Punire chi ha fatto danni

Il ministro ha invocato il pugno duro contro i manager che si siano resi responsabili di violazione di norme deontologiche e penali e, in virtù di questo, abbiano creato danni agli istituti bancari dei quali erano dirigenti, a tutto il sistema bancario e a tutta la collettività. Tuttavia ha invitato a non gettare discredito su tutto il sistema “un atteggiamento dannoso che mette a repentaglio la funzionalità di un settore vitale per l’economia, la crescita e il lavoro”.

E tra i comportamenti dannosi rientrano anche le vendite di titoli obbligazionari subordinati agli obbligazionisti, definiti da Padoan “comportamenti impropri e in alcuni casi illeciti”. Con riferimento particolare al salvataggio (bail-in) di Banca Marche, Banca Etruria, CariFerrara e CariChieti, il ministro stima in 190 milioni di euro il ristoro complessivo a cui si potrebbe arrivare. La cifra prospettata dal ministro dell’Economia si confronta con i 340 milioni di euro di obbligazioni che sono finite nei portafogli di piccoli azionisti mentre le obbligazioni che al momento del salvataggio sono state azzerate ammontano a 768 milioni di euro.