Outlook 2020 firmato Goldman Sachs: in arrivo fase di baby mercato orso
Bond in una fase di baby mercato orso, praticamente in una piccola fase di mercato orso: è quanto prevedono gli strategist di Goldman Sachs per il 2020, guardando al mercato del reddito fisso.
Gli strategist della divisione del colosso bancario americano precisano, in una nota di previsioni per il 2020, che gli asset rischiosi, come le azioni, dovrebbero assistere a “ritorni decenti”. I Treasuries Usa e i bond in generale sarebbero orientati, invece, a sperimentare un baby mercato orso, per l’appunto, a fronte di un rialzo moderato dei tassi di interesse, che si dovrebbe verificare grazie al miglioramento dei fondamentali dell’economia.
L’inflazione globale moderata, tuttavia, eviterà una pressione troppo rialzista dei tassi; d’altro canto, i tassi non scenderanno neanche troppo, visto che, secondo gli esperti, le banche centrali non allenteranno ulteriormente la loro politica monetaria.
Nell’outlook stilato per il 2020, gli strategist di Goldman Sachs precisano, di fatto, di non stimare “un contesto di crescita globale tale da zavorrare il dollaro o scatenare un importante mercato orso per i bond”.
“Siamo ottimisti sulla crescita Usa, ma il ciclo maturo di business limita il margine possibile di rialzo al di là del brevissimo periodo. Ci sono anche diversi rischi, incluse la guerra commerciale e la possibilità che il prossimo Congresso inverta il taglio delle tasse alle aziende deciso negli States (con l’amministrazione di Donald Trump), nel corso del 2017”.
Gli esperti sottolineano che la principale differenza tra quest’anno e il prossimo sarà rappresentata dal fatto che la Fed e le altre principali banche centrali manterranno invariata la loro politica monetaria, fattore che implicherà che “i mercati dovranno imparare a volare da soli”.
Da segnalare che, negli Stati Uniti, la Federal Reserve ha tagliato i tassi di interesse tre volte nel 2019, contribuendo – secondo gli strategist – a sostenere l’azionario Usa del 20% circa nel 2019. E, di fatto, l’indice S&P 500 è salito proprio del 24% dall’inizio dell’anno.
“Prevediamo una crescita economica e degli utili moderatamente migliore (negli Usa) e, di conseguenza, ritorni migliori sugli asset rischiosi”.
Gli strategist fanno notare d’altronde che, recentemente, i mercati hanno prezzato diversi rischi, inclusi la Brexit e la guerra commerciale, ma non hanno ancora prezzato un tasso crescita superiore.
Di conseguenza, si prevede un margine di rialzo in una “varietà di asset ciclici, che includono l‘azionario dei mercati emergenti, un tasso di inflazione breakeven nel mercato obbligazionario, e settori ciclici che sovraperformeranno nell’azionario e nel credito“.
La cautela viene considerata comunque d’obbligo. Per esempio, consigliano gli strategist, “acquistate il debito corporate ma fate hedge accompagnando questo investimento con mutui che presentano rischi minori, e state lontani dai bond junk caratterizzati dai rating più bassi”.