Grecia: Bce chiude i rubinetti. Quali conseguenze secondo gli analisti
Tornano le preoccupazioni sul futuro della Grecia, dopo che ieri sera la Banca centrale europea (Bce) ha deciso che, dall’11 febbraio, non accetterà più i titoli sovrani greci come collaterale per ottenere liquidità, sospendendo di fatto i finanziamenti alle banche elleniche. Tutto mentre il nuovo governo della Grecia è impegnato in una maratona diplomatica per convincere i suoi partner europei a rivedere le condizioni sul debito e i paletti dell’austerità. Cosa aspettarsi ora? E soprattutto, cosa provocherà la decisione della Bce sulle banche elleniche e sul Paese? Una risposta l’ha provata a dare Emmanuel Kragen, global strategist di Exane Derivatives.
Secondo l’esperto, la decisione della Bce non implicherà un default nell’immediato. Il settore finanziario della Grecia potrà continuare a rifinanziarsi attraverso altre soluzioni, seppur più costose: presso la Bce, utilizzando altri titoli eleggibili come collaterali; oppure presso la banca centrale greca, ricorrendo all’utilizzo di liquidità in situazione di urgenza ( il cosiddetto programma ELA -Emergency Liquidity Assistance).
Tuttavia, non c’è da stare tranquilli perché la misura adottata dalla Bce ha, comunque, dei risvolti importanti. “L’istituto ha direttamente la mano sul finanziamento delle banche greche, considerate l’anello debole dell’economia del paese, e di conseguenza sulla strategia del nuovo governo”, afferma Kragen, aggiungendo: “Inoltre, la Bce potrebbe decidere di non fornire più liquidità sotto forma di ELA qualora ritenga che ciò interferisca con gli obiettivi dell’Eurosysteme. Qualora ciò dovesse accadere, le banche greche sarebbero sulla via del default e, probabilmente, la Grecia uscirebbe dall’Eurozona“.
Le intenzioni della Bce però sarebbero altre. Secondo Exane Derivatives la decisione sarebbe un modo per esercitare pressioni sul governo greco affinché quest’ultimo acceleri le riforme e riesca a trovare un accordo con i partner europei su eventuali modifiche del piano di salvataggio: l’azione della Bce dovrebbe permettere di trovare una soluzione in tempi più brevi. magari già la prossima settimana. Il dossier Grecia arriverà infatti sul tavolo dell’Eurogruppo di mercoledì prossimo a Bruxelles, alla vigilia del Consiglio Ue del 12 febbraio.