News Indici e quotazioni L’ottava in Europa inizia con il segno più ma la minaccia greca è sempre presente

L’ottava in Europa inizia con il segno più ma la minaccia greca è sempre presente

Pubblicato 18 Maggio 2015 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:59
Avvio di ottava all'insegna della volatilità per i listini del vecchio continente, sempre alle prese con la questione greca. Per il Ministro dell'Economia spagnolo Luis de Guindos, Grecia e creditori troveranno un accordo nei prossimi giorni. Dopo "un sacco di tempo perso", un accordo "è essenziale" visto che Atene si trova in una situazione di liquidità "difficile e complessa".

"Alziamo notevolmente le stime su un possibile fallimento delle negoziazioni", rileva Filippo Diodovich, Market Strategist di IG. Questo perché la lista di riforme "deve assolutamente contenere una riforma del mondo del lavoro e del sistema pensionistico per essere accettata dai creditori (Germania in primis)" e "Tsipras deve disilludere molti elettori per salvare la Grecia dal default". "Accordarsi con il Brussels Group a tali condizioni significherebbe l'inizio della fine politica di Syriza".

In questo contesto il Ftse100 ha chiuso di poco sopra la parità (+0,12%) a 6.968,87 punti mentre il listino spagnolo è salito dello 0,24% a 11.345 punti. +0,37% per il Cac40 che si è fermato a 5.012,31 e +1,29% del tedesco Dax che si è portato a 11.594,28.

Ottimismo sull'andamento dell'economia tedesca è trapelato dal report mensile elaborato dalla BundesBank, la Banca Centrale tedesca. Secondo la BuBa, "l'economia tedesca continuerà probabilmente a crescere nei prossimi mesi" visto che il "miglioramento del contesto economico globale e una valutazione dell'euro relativamente bassa dovrebbero favorire le esportazioni al di fuori della Zona Euro".