Notizie Notizie Mondo L’Orso torna a graffiare, borse mondiali in calo

L’Orso torna a graffiare, borse mondiali in calo

27 Luglio 2007 06:30

L’Orso fa la sua ricomparsa e prende il sopravvento nelle principali Piazze finanziarie mondiali. È la crisi del mercato immobiliare statunitense e soprattutto gli ormai noti mutui “subprime”, ovvero quelli più rischiosi, a far salire la paura di un’imminente stretta creditizia. E come se non bastasse, a peggiorare il quadro sono giunte notizie poco confortanti dalla vendita di case nuove che è scesa nel mese giugno negli Stati Uniti da  915mila unità a 834mila unità, registrando una flessione del 6,6%. Un dato che ha messo in evidenza, per l’ennesima volta, le difficoltà che sta attraversando il mattone Usa.


Un ciclone che si è, dunque, abbattuto su tutte le Borse mondiali (nessuna è stata risparmiata), travolgendo pesantemente Wall Street: lo S&P 500, dopo essere arrivato a cedere più del 3%, ha recuperato in chiusura, archiviando la seduta in ribasso del 2,33% a quota 1482,66 punti. In calo di oltre un punto percentuale anche il Nasdaq e il Dow Jones che hanno lasciato sul parterre rispettivamente l’1,84% a 2599,34 punti e il 2,26% a 13473,57. Il mercato azionario a stelle e strisce ha inserito, dunque, la retromarcia ed è tornato ai livelli di aprile.
I pesanti ribassi non si sono fatti sentire solo Oltreoceano, ma sono arrivati fino in Europa. I listini del Vecchio Continente hanno archiviato seduta sui minimi di giornata. A Francoforte l’indice Dax ha segnato una flessione del 2,39%. In scia anche il listino parigino con l’indice Cac40 che ha terminato  in calo del 2,78%. Segno meno anche a Londra con il Ftse 100 che ha registrato una perdita pari a circa il 3,15%. Profondo rosso anche a Piazza Affari. Il Mibtel è indietreggiato del 2,01% a 31.235 punti e l’S&P/Mib ha perso il 2,05% a quota 39.671, per la prima volta sotto la soglia psicologica dei 40 mila punti da marzo. 265 miliardi di euro è questa la cifra in termini di capitalizzazione bruciata nella sola giornata di ieri in Europa in scia alla crisi del mercato immobiliare americano.

Chiusura in negativo anche per Tokyo, sui minimi degli ultimi tre mesi. L’indice Nikkei ha così chiuso in flessione del 2,36% a quota 7.283,81, livello più basso dal primo maggio.

 

Adesso la domanda è lecita, la fase rialzista si è conclusa? Quello che si sa è che se fino a questo momento non si parlava ancora di correzione, alla luce dello scivolone di ieri questa parola ha invece cominciato a circolare insistentemente. E a preoccupare maggiormente il mondo finanziario è la possibilità che le operazione di Merger&Acquisition si arrestino e che venga quindi a mancare il propellente che ha alimentato le Borse nell’ultimo periodo.