L’Orso torna a graffiare, borse mondiali in calo

L’Orso fa la sua ricomparsa e prende il sopravvento nelle principali Piazze finanziarie mondiali. È la crisi del mercato immobiliare statunitense e soprattutto gli ormai noti mutui “subprime”, ovvero quelli più rischiosi, a far salire la paura di un’imminente stretta creditizia. E come se non bastasse, a peggiorare il quadro sono giunte notizie poco confortanti dalla vendita di case nuove che è scesa nel mese giugno negli Stati Uniti da 915mila unità a 834mila unità, registrando una flessione del 6,6%. Un dato che ha messo in evidenza, per l’ennesima volta, le difficoltà che sta attraversando il mattone Usa.
I pesanti ribassi non si sono fatti sentire solo Oltreoceano, ma sono arrivati fino in Europa. I listini del Vecchio Continente hanno archiviato seduta sui minimi di giornata. A Francoforte l’indice Dax ha segnato una flessione del 2,39%. In scia anche il listino parigino con l’indice Cac40 che ha terminato in calo del 2,78%. Segno meno anche a Londra con il Ftse 100 che ha registrato una perdita pari a circa il 3,15%. Profondo rosso anche a Piazza Affari. Il Mibtel è indietreggiato del 2,01% a 31.235 punti e l’S&P/Mib ha perso il 2,05% a quota 39.671, per la prima volta sotto la soglia psicologica dei 40 mila punti da marzo. 265 miliardi di euro è questa la cifra in termini di capitalizzazione bruciata nella sola giornata di ieri in Europa in scia alla crisi del mercato immobiliare americano.