Oro: quotazioni testano quota 1.300 dollari, indicazioni positive dalla domanda fisica

Il rafforzamento del dollaro spinge al ribasso il metallo giallo. Segno meno per il future con consegna aprile sull'oro, in rosso dello 0,57% a 1.303,9 dollari dopo aver testato la soglia dei 1.300 dollari toccando un minimo a 1.300,9 dollari. L'intonazione "hawkish" della banca centrale statunitense e l'allentarsi delle tensioni geopolitiche nelle ultime cinque sedute hanno fatto perdere al metallo giallo il 2,8% mentre il saldo dell'ultimo mese segna un -1,8%.
I dati diffusi dall'ufficio statistico di Hong Kong hanno evidenziato che a febbraio gli acquisti cinesi di oro dall'ex colonia britannica si sono attestati a 109,2 tonnellate, in rialzo rispetto alle 83,6 tonnellate di gennaio e alle 60,9 tonnellate di un anno fa. Nel 2013 le statistiche del World Gold Council (Wgc) hanno evidenziato un incremento degli acquisti cinesi di oro del 32% a 1.066 tonnellate.
Non solo Cina. In scia dell'ottimo momento attraversato dall'industria petrolifera (a marzo l'output di petrolio è salito a 3,6 milioni di barili giornalieri, il risultato migliore degli ultimi 35 anni), a marzo le autorità irachene hanno acquistato 36 tonnellate d'oro, per un controvalore di circa 1,5 miliardi di dollari.
I dati diffusi dall'ufficio statistico di Hong Kong hanno evidenziato che a febbraio gli acquisti cinesi di oro dall'ex colonia britannica si sono attestati a 109,2 tonnellate, in rialzo rispetto alle 83,6 tonnellate di gennaio e alle 60,9 tonnellate di un anno fa. Nel 2013 le statistiche del World Gold Council (Wgc) hanno evidenziato un incremento degli acquisti cinesi di oro del 32% a 1.066 tonnellate.
Non solo Cina. In scia dell'ottimo momento attraversato dall'industria petrolifera (a marzo l'output di petrolio è salito a 3,6 milioni di barili giornalieri, il risultato migliore degli ultimi 35 anni), a marzo le autorità irachene hanno acquistato 36 tonnellate d'oro, per un controvalore di circa 1,5 miliardi di dollari.