Oro: il metallo in uscita dagli Etf è andato in Svizzera (analisti)

Dove è andato a finire l'oro in uscita dai fondi Etf (Exchange-traded fund)? In Svizzera. A dirlo sono gli analisti di MacQuarie. In un report sul comparto delle materie prime gli esperti del gruppo australiano rilevano che a fronte delle 92 tonnellate esportate dalla Gran Bretagna in Svizzera nel corso del 2012, "a maggio 2012 il dato si è attestato a 240 tonnellate portando il dato relativo i primi sei mesi a 797 tonnellate, pari al 30% della produzione mineraria annua".
Alla luce del fatto che il Regno Unito non possiede miniere e che il metallo fisico degli Etf è in genere custodito nei forzieri londinesi, l'oro arrivato da Oltremanica è quello fuoriuscito dai fondi. Da inizio anno l'oro detenuto dagli Etf è sceso di 684,6 tonnellate, pari a un controvalore di oltre 50 miliardi dollari. Il Paese elvetico, rileva MacQuarie, "può vantare la maggiore capacità di raffinazione a livello mondiale e qui l'oro è stato fuso in lingotti più piccoli e in monete e venduto ai consumatori finali, prevalentemente asiatici".
Alla luce del fatto che il Regno Unito non possiede miniere e che il metallo fisico degli Etf è in genere custodito nei forzieri londinesi, l'oro arrivato da Oltremanica è quello fuoriuscito dai fondi. Da inizio anno l'oro detenuto dagli Etf è sceso di 684,6 tonnellate, pari a un controvalore di oltre 50 miliardi dollari. Il Paese elvetico, rileva MacQuarie, "può vantare la maggiore capacità di raffinazione a livello mondiale e qui l'oro è stato fuso in lingotti più piccoli e in monete e venduto ai consumatori finali, prevalentemente asiatici".