Oro: Goldman Sachs, quotazioni a 1.050 dollari entro fine anno

L'oro tornerà a scendere. Nonostante la crescita inferiore alle stime delle payrolls di dicembre stia spingendo il metallo giallo perché potrebbe suggerire al board della Fed di rallentare il processo di progressiva riduzione degli stimoli monetari, Jeffrey Currie di Goldman Sachs conferma la sua view ribassista. Salite di quasi il 2% nelle ultime cinque sedute in quota 1.250 dollari l'oncia, le quotazioni sono stimate a 1.050 dollari entro la fine dell'anno.
Secondo il capo della ricerca in commodity di Goldman i prezzi di quello che una volta era considerato il bene rifugio per eccellenza risulteranno penalizzati dal miglioramento dei fondamentali macro. "La nostra view è dovuta -ha detto Currie nel corso di un'intervista alla Cnbc- alle attese di un incremento del tasso di crescita statunitense". "Quando scommetti al ribasso sull'oro, stai puntando su una ripresa sostanziale dell'economia a stelle e strisce".
Secondo il capo della ricerca in commodity di Goldman i prezzi di quello che una volta era considerato il bene rifugio per eccellenza risulteranno penalizzati dal miglioramento dei fondamentali macro. "La nostra view è dovuta -ha detto Currie nel corso di un'intervista alla Cnbc- alle attese di un incremento del tasso di crescita statunitense". "Quando scommetti al ribasso sull'oro, stai puntando su una ripresa sostanziale dell'economia a stelle e strisce".