Oro: calo della fiducia dei consumatori spingerà i beni rifugio
Seduta di consolidamento per le quotazioni dell’oro che, dopo il +1,48% di ieri, al momento segnano un rosso dello 0,45% a 1.340,8 dollari l’oncia. Finora quelli che generalmente sono considerati beni rifugio non hanno risentono più di tanto dell’incremento della volatilità sul mercato azionario.
"Per il resto dell'anno prevediamo un deterioramento di questa fiducia (dei consumatori della University of Michigan, salita quasi al livello massimo degli ultimi 13 anni), che dovrebbe andare a vantaggio di beni rifugio come l'oro", ha commentato Joe Foster, Gold Strategist e Portfolio Manager di VanEck.
"La volatilità registrata a febbraio –continua l’esperto - potrebbe essere un assaggio del comportamento di un sistema guidato da fondi a gestione passiva, algoritmi e automatizzazione".
"Contrariamente all'opinione diffusa secondo la quale la volatilità del mercato azionario sarebbe il risultato di una tanto attesa correzione, noi riteniamo che si tratti dell'inizio di un pluriennale cambio di direzione dei mercati e di una svolta nel comportamento degli investitori", ha detto Foster.
"Per il resto dell'anno prevediamo un deterioramento di questa fiducia (dei consumatori della University of Michigan, salita quasi al livello massimo degli ultimi 13 anni), che dovrebbe andare a vantaggio di beni rifugio come l'oro", ha commentato Joe Foster, Gold Strategist e Portfolio Manager di VanEck.
"La volatilità registrata a febbraio –continua l’esperto - potrebbe essere un assaggio del comportamento di un sistema guidato da fondi a gestione passiva, algoritmi e automatizzazione".
"Contrariamente all'opinione diffusa secondo la quale la volatilità del mercato azionario sarebbe il risultato di una tanto attesa correzione, noi riteniamo che si tratti dell'inizio di un pluriennale cambio di direzione dei mercati e di una svolta nel comportamento degli investitori", ha detto Foster.