Oro: l’allarme-missili spinge i prezzi in quota 1.400$, Goldman alza le stime sul secondo semestre
L'oro torna in quota 1.400 dollari l'oncia. La tensione innescata dall'allarme-missili lanciato dalle autorità russe, il Ministero della difesa israeliano dopo una prima smentita ha rivelato di aver effettuato un test missilistico in collaborazione con l'esercito statunitense, sta spingendo le quotazioni del metallo giallo.
Il ritorno della tensione sta favorendo gli acquisti del bene rifugio per eccellenza che poco fa al Comex ha toccato un massimo intraday a 1.404,5 dollari l'oncia.
In scia delle tensioni geopolitiche e del ritorno dell'inflazione, Goldman Sachs ha alzato la stima sul prezzo medio del metallo giallo nel secondo semestre da 1.300 a 1.388 dollari l'oncia. Confermata al view di medio-lungo periodo visto che il miglioramento della congiuntura negli Stati Uniti spingerà la Fed a ritirare le politiche monetarie accomodanti.
Il ritorno della tensione sta favorendo gli acquisti del bene rifugio per eccellenza che poco fa al Comex ha toccato un massimo intraday a 1.404,5 dollari l'oncia.
In scia delle tensioni geopolitiche e del ritorno dell'inflazione, Goldman Sachs ha alzato la stima sul prezzo medio del metallo giallo nel secondo semestre da 1.300 a 1.388 dollari l'oncia. Confermata al view di medio-lungo periodo visto che il miglioramento della congiuntura negli Stati Uniti spingerà la Fed a ritirare le politiche monetarie accomodanti.