Oggi i responsi di ottobre sul mercato del lavoro statunitense
Il mercato del lavoro statunitense dovrebbe confermare a ottobre una sostanziale debolezza con la creazione di meno posti di lavoro rispetto al mese precedente. Le stime di consensus prevedono la creazione di 95 mila nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli (non farm payrolls), ritmo lievemente inferiore alle 103 mila unità evidenziate a settembre. Il Dipartimento del Lavoro Usa diffonderà alle 13.30 ora italiana anche il dato relativo al tasso di disoccupazione, atteso stabile al 9,1% per il quarto mese consecutivo.
Le attese degli analisti sulle payrolls vanno da un minimo di +50mila posti a un massimo di +150mila. Tra i più ottimisti spiccano gli analisti di Société Générale che vedono un balzo delle non farm payrolls di 135mila unità con calo della disoccupazione all’8,9%. Si tratterebbe della maggiore creazione di posti di lavoro dallo scorso aprile.
La stima Adp diffusa mercoledì ha evidenziato la creazione di 110 mila posti di lavoro nel solo settore privato. Il report ADP (Automatic Data Processing) si basa su dati raccolti da circa 340 mila imprese che occupano più di 21 milioni di persone.
La Fed vede disoccupazione a livelli molto elevati anche il prossimo anno
L’economia statunitense nel terzo trimestre è cresciuta al ritmo del 2,5% annualizzato rispetto al +1,3% del trimestre precedente, sospinta soprattutto dai consumi personali (+2,4%). Il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, mercoledì ha rimarcato come la crescita degli Usa è “lenta in modo frustante”. E pertanto l’attuazione di altre misure di stimolo rimane sul tavolo dell’istituto centrale statunitense.
La Fed ha apportato un netto taglio delle stime di crescita per l’economia statunitense. Per l’anno in corso l’incremento del Pil è pronosticato all’1,6-1,7%, dal 2,7-2,9% stimato in precedenza. Tagliate anche le stime per il 2012 e il 2013. A preoccupare maggiormente è l’elevata disoccupazione attesa a fine 2012 tra l’8,5% e l’8,7% (7,8-8,2% il range precedentemente indicato). Bernanke ha rimarcato che senza l’intervento della Fed “la situazione sarebbe peggiore con tasso di disoccupazione più elevato”.
Gli Stati Uniti hanno recuperato circa 2,09 milioni di posti di lavoro rispetto agli 8,75 milioni bruciati nel corso della recessione di 18 mesi finita nel giugno 2009.