Oggi nasce il governo Monti, no dei partiti a Letta e Amato. Impazza il toto-ministri
Tra poche ore il premier incaricato, Mario Monti, salirà al Colle per sciogliere la riserva e accettare l’incarico conferitogli da Giorgio Napolitano domenica scorsa. Nel pomeriggio è atteso il giuramento. Il professore, che in tempi record ha concluso le consultazioni, presenterà al capo dello Stato i nomi dei ministri che andranno a formare il nuovo esecutivo. E proprio sulla composizione della nuova squadra di Governo c’è ancora molta incertezza.
Nel corso della conferenza stampa che si è tenuta ieri sera a palazzo Giustiniani l’ex commissario Ue ha assicurato: “nelle prossime ore metterò a punto con precisione i diversi aspetti di un quadro ormai delineato e che domani mattina sarò in grado di presentare al capo dello Stato le conclusioni di questo lavoro”. Un lavoro che il professore ha definito “proficuo”.
Il professore avrebbe voluto nella squadra sia Giuliano Amato che Gianni Letta, ma i veti incrociati dei partiti hanno bloccato questa soluzione. E così il nuovo esecutivo, salvo sorprese dell’ultima ora, sarà composto esclusivamente da figure di “tecnici”. Questa mattina sui quotidiani impazza il toto-ministri. Agli interni è data per certa la nomina di Anna Maria Cancellieri, attuale commissario del Comune di Parma, mentre all’istruzione e ai beni culturali potrebbero finire rispettivamente Francesco Profumo (ex rettore del Politecnico) e Andrea Riccardi (fondatore della comunità di Sant’Egidio).
Allo sviluppo, secondo la stampa nazionale, la partita si gioca tra Antonio Catricalà, presidente dell’Antitrust, e Corrado Passera, numero uno di Intesa SanPaolo. Inoltre, Mario Monti dovrebbe prendere ad interim anche l’incarico di ministro dell’Economia. Ieri sera il professore ha voluto infondere ottimismo e fiducia: “vorrei confermarvi fin d’ora la mia assoluta serenità e convinzioni nelle capacità del nostro Paese di superare questa fase così difficile”.