Notizie Notizie Italia Oettinger: ‘mercati insegneranno all’Italia a votare’. Italiani indignati, fanno fronte comune contro il commissario tedesco

Oettinger: ‘mercati insegneranno all’Italia a votare’. Italiani indignati, fanno fronte comune contro il commissario tedesco

30 Maggio 2018 08:07

Nel bel mezzo della crisi politica italiana, esplode ore il caso Gunther Oettinger. Le dichiarazioni rilasciate dal commissario Ue al Bilancio, secondo cui i mercati insegneranno agli italiani a votare scatenano l’indignazione e la rabbia dei politici e dei cittadini italiani, che esprimono tutto il loro sconcerto sui social.

Classe 1953, tedesco, Günther Oettinger è Commissario europeo per il bilancio e le risorse umane della Commissione europea dal 1º gennaio 2017. È esponente del partito Unione dei cristiano-democratici (lo stesso della cancelliera tedesca Angela Merkel) e appartiene di conseguenza al Partito Popolare Europeo.

E’, per molti italiani già infuriati per il nulla di fatto del governo M5S-Lega, soprattutto un tedesco, che offende l’Italia come ha fatto qualche giorno fa il Der Spiegel, descrivendo l’Italia un paese di scrocconi e di fannulloni.

Esternazioni del genere, in un clima di alta tensione politica, non fanno altro che alimentare il sentiment anti-euro che sta già dilagando nel paese dopo che né il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, né l’asse M5S-Lega sono riusciti a scavalcare il muro “Paolo Savona”, l’economista designato al dicastero dell’Economia, considerato soprattutto da Matteo Salvini condizione sine qua non per la formazione di un esecutivo giallo-verde.

E mentre il premier incaricato da Mattarella a seguito della rottura con il M5S-Lega, ovvero Carlo Cottarelli, posticipa a oggi la presentazione della lista dei ministri, mentre i mercati finanziari puniscono l’Italia, le dichiarazioni di Oettinger non fanno altro che rinfocolare la tensione tra gli italiani e le istituzioni europee (portando dunque più voti al M5S e alla Lega, che già guardano al ritorno imminente alle urne, visto che il governo Cottarelli viene dato già per morto).

Quello di ieri è stato il sell off sugli asset italiani e sull’euro più forte in oltre 25 anni, che ha riportato alla mente la crisi dei debiti sovrana esplosa in Eurozona negli anni 2010-2012 e, in particolare, l’annus horribilis del 2011 per l’Italia.

In particolare, i tassi sui BTP a breve scadenza hanno riportato il balzo in una seduta più forte dal 1992, mentre i titoli bancari italiani e dell’Eurozona hanno sofferto la sessione peggiore dall’agosto del 2016. Nell’asta dei BOT a sei mesi, il Tesoro è stato costretto a pagare agli investitori il rendimento più alto in più di cinque anni.

Lo spread BTP-Bund a 10 anni è balzato fino al massimo intraday di 320 punti base, a un valore quasi triplicato rispetto ai livelli della fine di aprile, quando oscillava attorno a 115 punti base, anche se per ora ben lontano rispetto al picco testato durante la crisi dei debiti sovrani, a 560 punti base. Oggi lo spread ritraccia, scendendo sotto la soglia dei 300 punti base.

I tassi sui BTP a due anni sono schizzati ieri più di 150 punti base al 2,73%, mentre quelli decennali sono saliti di 50 punti base al record in più di quattro anni, al 3,4% prima di rallentare – lievemente il passo – dai massimi della sessione. E oggi i rendimenti a 10 anni rimangono comunque superiori alla soglia del 3%.

Intanto, fonti del Quirinale riportano che Carlo Cottarelli “ha semplicemente bisogno di più tempo per approfondire alcuni nodi legati alla lista e nessuno ha parlato di rinuncia all’incarico”. Ma la bocciatura al suo esecutivo è più che probabile, visto che non avrebbe la fiducia del Parlamento.

Le frasi di Oettinger hanno intanto avuto l’effetto di portare i politici appartenenti a diverse formazioni e partiti a fare fronte comune:

Così Luigi Di Maio, leader del M5S:

“Le parole del Commissario europeo Oettinger sono assurde. Questa gente tratta l’Italia come una colonia estiva dove venire a passare le vacanze. Ma tra pochi mesi nascerà un governo del cambiamento e in Europa ci faremo finalmente rispettare”.

In diretta Facebook, il leader della Lega Matteo Salvini ha affermato che dietro le parole di Oettinger c’è “una voglia di egemonia tedesca, di controllo tedesca, sanno vagamente di minaccia. Se un commissario Europeo pagato da voi dice che i mercati insegneranno agli italiani a votare nel modo giusto, dovrebbe dimettersi oggi pomeriggio”.

Gianni Pittella, senatore del PD, su Twitter:

“Non sapevo che il Commissario europeo al Budget Günther Oettinger si fosse iscritto alla Lega di Salvini o al Movimento 5 Stelle. Un regalo gratuito alla loro campagna elettorale, una dichiarazione offensiva della dignità degli italiani”.

Debora Serrrachiani, PD, su Twitter:

Claudio Borghi, economista della Lega:

Paola Taverna, M5S

Diversi i commenti italiani, non solo politici, così come una precisazione è arrivata dallo stesso giornalista che ha intervistato Oettinger, Bernd Thomas Riegert.

Oettinger stesso, richiamato anche da altri colleghi dell’Unione europea, si è fatto poi sentire in serata, porgendo le sue scuse. Ma il danno era stato già fatto.

Non si può non ricordare quanto scritto da Der Spiegel qualche giorno fa, ovvero:

“Come si dovrebbe definire il comportamento di una nazione che prima chiede qualcosa per lasciarsi finanziare il suo proverbiale ‘dolce far niente’, e poi minaccia coloro che dovrebbero pagare se questi insistono sul regolamento dei debiti? Chiedere l’elemosina sarebbe un concetto sbagliato. I mendicanti almeno dicono grazie, quando gli si dà qualcosa. Scrocconi aggressivi si avvicina di più” alla condotta dell’Italia. “In effetti si procede verso il ricatto”, continua Spiegel, affermando che “rispetto all’Italia la Grecia è una bazzecola”.