Ocse prudente sulla crescita italiana e mondiale nel 2008
Non ci sarà una recessione, ma un rallentamento che dovrebbe interessare solo il 2008 a cui dovrebbe seguire una ripresa nel 2009. E’ questo in sintesi il segnale lanciato nelle anticipazioni dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) contenute nell’ultimo outlook economico, presentato oggi a Parigi.
Gli Usa dovrebbero tornare nel 2009 a un livello di crescita pari a quello dell’anno in corso, mentre una frenata più persistente, secondo i dati Ocse, interesserà l’Europa e in particolare l’Italia.
Per quanto riguarda il nostro Paese, l’Ocse ha tagliato le stime diffuse a maggio sul prodotto interno lordo (Pil) e sul deficit. In dettaglio, la crescita del Pil in Italia si attesterà a fine anno all’1,8% per rallentare e bloccarsi a quota 1,3% nel 2008 e nel 2009. Mentre il rapporto deficit/pil nazionale si attesterà nel 2007 al 2,2%, salirà al 2,3% nel 2008 e subirà un ribasso al 2% nel 2009.
Vista in salita l’inflazione, che toccherà il 2,4% nel 2008 per poi tornare all’1,9% nel 2009. “Il governo italiano – si legge nell’Economic outlook – deve ora convincere l’opinione pubblica che i suoi piani per ridurre il deficit e il debito saranno mantenuti e rafforzati”.
Anche negli Stati Uniti l’Ocse prevede un taglio sulle stime di crescita. Il Pil a stelle e strisce a fine anno sarà pari al 2,2%, poi rallenterà al 2% nel 2008 per risalire al 2,2% nel 2009. Ancora più forte la frenata vista per l’area euro, con la crescita del Pil che dal 2,6% per l’anno in corso, scenderà all’1,9% nel 2008 e risalirà ancora al 2% nel 2009. Per il Giappone si attende un tasso di espansione pari all’1,9% nel 2007, all’1,6% e1,8% rispettivamente nel 2008 nel 2009.